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Volpe, Presidente OPI Taranto: difendiamo la sanità tarantina.

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Lettera aperta inviata ai Consiglieri regionali, partiti e movimenti politici della provincia jonica.

Con una lettera aperta inviata a tutte le forze politiche del territorio jonico e ai Consiglieri regionali eletti, il Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche della Provincia di Taranto, Dott. Pierpaolo Volpe, eleva un grido alla presa in carico unitaria della VERTENZA TARANTO.

La salute e il destino del nostro territorio non ha alcun coloro politico, afferma il Presidente Pierpaolo Volpe.

Ritengo in forza del mandato che la legge mi conferisce, quale legale rappresentante di un Ente sussidiario dello Stato che tutela gli interessi del Cittadino e della Comunità, che sia arrivato il momento di unirci a tutela della nostra Città e dei bisogni dei nostri Cittadini, continua il Presidente Volpe.

La Città di Taranto è a tutti nota per l’emergenza sanitaria e ambientale, molto meno per l’attrattività delle prestazioni sanitarie e per le apparecchiature di ultima generazione, pur essendo diretta da medici e infermieri di altissima professionalità.

Se al nostro territorio non verranno restituite le giuste risorse economiche e di personale, anche come risarcimento per il tributo pagato in termini di vite umane con il caso “ILVA”, la nostra sanità anche con i buoni propositi della nuova Direzione strategica della ASL Taranto, non potrà mai decollare e le migliori professionalità andranno altrove, afferma con durezza il Presidente Volpe. Continuerà imperterrita la “fuga di cervelli”.

Non è dato sapere su quali modelli organizzativi sono stati predisposti i numeri del fabbisogno di personale destinato alla provincia jonica, considerando che ad oggi moltissime unità operative presentano una carenza importante di infermieri e di operatori socio sanitari (presenti solo su due turni).

Con un tale fabbisogno continuerà ad essere penalizzata l’assistenza perché gli infermieri saranno costretti ad un super lavoro e a svolgere anche attività di assistenza di base demandata, invece, ex lege agli operatori socio sanitari, visto che il PTFP 2020/2022 ne prevede addirittura solo una unità.

Non è dato sapere se i tecnici della regione nello stilare i numeri abbiamo tenuto conto delle complessità assistenziali delle varie unità operative, già da tempo oggetto di studi nazionali e internazionali per il calcolo del fabbisogno.

Con questa lettera aperta il Presidente dell’Ordine degli Infermieri della provincia jonica eleva un grido all’unità e alla presa in carico unitaria della vertenza Taranto.

Ecco la Lettera aperta: “difendiamo la sanità tarantina, approvazione piano del fabbisogno triennale 2020/2022”.

Illustrissimi,

come a Voi noto è stato varato dalla Regione Puglia il Piano triennale del fabbisogno di personale anno 2020/2022 (PTFP) che nuovamente penalizza la nostra provincia e il nostro territorio già martoriato e mortificato dall’emergenza ambientale e sanitaria legata all’ex ILVA.

Come Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche della Provincia di Taranto ho preso una dura posizione nei confronti di questo piano del fabbisogno che destina solo 186 medici, 188 infermieri e 1 Operatore Socio Sanitario al nostro territorio, già da tempo depauperato di risorse e di adeguate strumentazioni sanitarie.

Ritengo in forza del mandato che la legge mi conferisce, quale legale rappresentante di un Ente sussidiario dello Stato che tutela gli interessi del Cittadino e della Comunità, che sia arrivato il momento di unirci a tutela della nostra Città e dei bisogni dei nostri Cittadini.

Le sempre minori risorse, anche in termini di personale, destinate al nostro territorio, ha reso poco attrattiva la sanità tarantina che vede di contro i nostri concittadini ricorrere ai così detti “viaggi della speranza”.

La Città di Taranto è a tutti nota per l’emergenza sanitaria e ambientale, molto meno per l’attrattività delle prestazioni sanitarie e per le apparecchiature di ultima generazione, pur essendo diretta da medici e infermieri di altissima professionalità.

Se al nostro territorio non verranno restituite le giuste risorse economiche e di personale, anche come risarcimento per il tributo pagato in termini di vite umane con il caso “ILVA”, la nostra sanità anche con i buoni propositi della nuova Direzione strategica della ASL Taranto, non potrà mai decollare e le migliori professionalità andranno altrove.

Continuerà imperterrita la “fuga di cervelli”.

Non è dato sapere su quali modelli organizzativi sono stati predisposti i numeri del fabbisogno di personale destinato alla provincia jonica, considerando che ad oggi moltissime unità operative presentano una carenza importante di infermieri e di operatori socio sanitari (presenti solo su due turni).

Con un tale fabbisogno continuerà ad essere penalizzata l’assistenza perché gli infermieri saranno costretti ad un super lavoro e a svolgere anche attività di assistenza di base demandata, invece, ex lege agli operatori socio sanitari, visto che il PTFP 2020/2022 ne prevede addirittura solo una unità.

Non è dato sapere se i tecnici della regione nello stilare i numeri abbiamo tenuto conto delle complessità assistenziali delle varie unità operative, già da tempo oggetto di studi nazionali e internazionali per il calcolo del fabbisogno.

Nonostante esista un protocollo di intesa tra la Conferenza Stato-Regioni e la nostra Federazione nazionale, che prevede un confronto attivo tra Ordini provinciali e regioni, nessuna convocazione e confronto è pervenuto sulla problematica di cui si discorre.

Con questa lettera aperta elevo un grido all’unità e alla presa in carico unitaria della vertenza Taranto. La salute e il destino del nostro territorio non ha alcun coloro politico.

Cordiali saluti.

Il Presidente
Ordine delle Professioni Infermieristiche Provincia di Taranto
Dott. Pierpaolo Volpe

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