Relativamente alla violenza sessuale nei confronti di una Studentessa Infermiera, Cosimo Cicia (presidente OPI Salerno) si costituisce parte civile.
La notizia dello stupro subito dalla infermiera tirocinante all’Ospedale Umberto I° di Roma da parte del proprio tutor nello scorso mese di ottobre suscitò vasta eco di condanna ed indignazione per la gravità del fatto, ma ancor di più perché il responsabile, celermente individuato, non venne arrestato pur essendo recidivo per reato specifico commesso nel passato.
Confortò l’opinione pubblica la notizia che la vittima, dando prova di insolito coraggio, aveva voluto subito tornare a lavoro ed agli studi universitari.
La notizia, riportata dalla stampa odierna, dell’arresto del violentatore incomincia a dare un senso di giustizia all’accaduto, posto in essere da un soggetto che, avendo commesso altri abusi nel passato, avrebbe potuto reiterare il reato.
Il destino del “tutor” è segnato dalla celebrazione del giusto processo penale che lo vedrà punito per il reato gravissimo ed intollerabile in quanto commesso in danno ad una giovane donna sul posto di lavoro e soprattutto perché diffama l’intera categoria di professionisti sanitari, quali gli infermieri, che quotidianamente si prodigano con impegno all’interno dei reparti per la dovuta assistenza ai pazienti.
E’ per questo che, l’OPI – Ordine delle Professioni Infermieristiche – di Salerno, in persona del suo Presidente Cosimo Cicia, pure Vice Presidente Nazionale della FNOPI, Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, si costituirà parte civile nel celebrando processo per il danno d’immagine conseguito dall’accaduto.