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Trentennale 118, Roberto Romano (SIIET): DPR 92 ormai stretto per gli Infermieri, è il momento di riconoscere le competenze.

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Trentennale 118, Conferenza Stampa in Senato. Roberto Romano (SIIET): DPR ormai stretto per gli Infermieri, è il momento di riconoscere le competenze.

L’intervento del Presidente SIIET Roberto Romano dalla Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama in occasione della conferenza stampa del Trentennale del 118.

“Abbiamo un grande tesoro: 30 anni di esperienze, alcune positive e alcune negative. Tante cose hanno funzionato mentre tante cose hanno funzionato un pò meno e forse questa è l’occasione di rimetterci mano”.

“Io rappresento una Società Tecnico Scientifica di Infermieri ed ho la fortuna di operare tutti i giorni sui mezzi di soccorso. Devo dire che il 118 ha portato per la categoria infermieristica un ingresso nell’emergenza territoriale, grazie al dpr del 92. Decreto che in particolare nei suoi articoli 4 e 10 afferma due cose importanti: gli infermieri devono essere presenti nelle centrali operative e sono quelli che di fatto hanno di fatto la gestione del percorso del triage telefonico e li pone sui mezzi di soccorso con la possibilità di effettuare interventi salvavita. Nel 1992 era un atto rivoluzionario considerando anche che in quegli anni l’infermiere si muoveva ancora nel mansionario. Negli anni successivi sarebbe diventato un professionista ben diverso, con l’abolizione del mansionario”.

“Gli infermieri di oggi iniziano a sentire questo DPR stretto perchè lo stesso infermiere per cui il testo era rivoluzionario allora, adesso è un professionista formato con percorso di laurea di primo livello, con laurea magistrale, con dottorati di ricerca, master. Un professionista completamente differente”.

“E quindi c’è bisogno di riconoscere queste competenze”.

“Noi come Presidenti di Società Scientifiche, assieme alle compagini di volontariato e altri attori del sistema, abbiamo voluto firmare la Carta di Riva, un documento di buon senso che racchiude linee guida che non vogliono toccare interessi di lobby ma che vanno a toccare interessi di operatività quotidiana”.

“Gli infermieri oggi stanno prendendo spazio nel sistema ma non devono diventare sostituti di altre figure. Se si punta sugli infermieri si deve dire perchè si deve puntare su di loro, dove si vuole che questi infermieri operino e cosa si vuole che facciano”.

“E’ una condizione imprescindibile perchè sennò diventeremmo delle comode toppe di un sistema che magari va in affanno. Altrimenti non faremmo il bene dei nostri cittadini” conclude il presidente SIIET.

Leggi anche:

Carta di Riva, documento condiviso fra Infermieri, Medici e interpreti dell’Emergenza Territoriale.

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