Qualche mese fa denunciavo al Direttore Generale dell’Ulss Euganea n.6 dei tentativi di mobbing e violenza psicologica perpetrata ai miei danni e ai danni di altri colleghi. Dalla denuncia scaturirono una serie di azioni grottesche perpetrate dalla Dirigenza Infermieristica dell’ex-UIss n.15 di Camposampiero di Padova che mi (e ci) fecero riflettere sulla necessità di continuare ad indagare sulla violenza di genere e a denunciare i soprusi di ogni genere, sia fisici, sia psicologici.
Sembrava un’azione isolata la mia, invece oggi è venuto fuori uno studio compiuto da uno dei più importanti sindacati veneti (la Cisl), che conferma in pieno quello che umilmente avevo sottoposto all’attenzione dei miei superiori.
Dopo la denuncia cosa accadde? Un qualcosa di eccezionale ed insperato per me: il tanto agognato e rapidissimo trasferimento in altra azienda pubblica.
Per i miei colleghi? Il dover continuare a lavorare in un ambiente ostile, dove se ti permetti di denunciare vieni tacciato di lesa maestà e di falsità. Falsità della dirigenza direi io che oggi si evidenzia con il questionario presentato dalla CISL Funzione Pubblica e illustrato in anteprima nazionale ad AssoCareNews.it in occasione della Festa Internazionale della Donna.
L’indagine, ne siamo convinti, farà molto parlare di sé, soprattutto per i risultati ottenuti.
Si tratta di un questionario inviato ai dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Padova, dell’Ulss 6 Euganea (ex-Ulss 15, 16 e 17) e dell’Istituto Oncologico Veneto. L’iniziativa è stata ideata e curata da due giovani Infermieri, Maria Giovanna Baccarelli e Achille Pagliaro dell’AOP.
Si tratta di una indagine conoscitiva del fenomeno violenza che non lascia dubbi. Il titolo-tema scelto per lo studio è anch’esso emblematico: “Violenza di Genere”.
Al questionario “on line” hanno risposto in 3000 circa:
- 41,7% dall’AOP;
- 26,3% dall’ex-Ulss 17;
- 19,4% dall’ex-Ulss 16;
- 9,3% dall’ex-Ulss 15;
- 3,4% dall’IOV.
Di tutti gli intervistati che hanno accettato di partecipare in forma anonima allo studio l’85,6% sono di sesso femminile, il 14,4% di sesso maschile.
Ecco i dati più eclatanti, che ci vengono illustrati da Fabio Turato, responsabile provinciale di Padova e Rovigo della Cisl FP.
Sesso della persona che ha compiuto violenza:
- 56,4% maschio;
- 43,6% donna.
Le violenze sono di genere e non sono solo ad appannaggio del sesso maschile. Ci sono sempre più donne che compiono violenza su uomini e su donne; non mancano ovviamente atti violenti di uomini contro donne e di uomini contro uomini.
Qual è l’età egli intervistati?
- 44,7% tra i 46 e i 60 anni;
- 40,2% tra i 31 e i 46 anni;
- 12,2% tra i 24 e i 30 anni;
- 2,9% oltre i 60 anni.
La violenza è avvenuta durante l’orario di lavoro?
- 75,5% si;
- 23,2% sia fuori che dentro;
- 1,3% fuori.
Nella stragrande maggioranza dei casi la violenza viene perpetrata o subita prevalentemente sul luogo di lavoro.
Chi compie la violenza?
- 45,9% colleghi di grado superiore;
- 37,2% colleghi di lavoro.
Tra di loro il tasso il 34,5% ha una laurea di primo livello, il 35,2% ha la maturità. Quindi si tratta di persone con livello culturale medio-alto.
E non è tutto alla la ricerca hanno preso parte:
- Il 79,6% è un sanitario;
- Il 19,2% è un tecnico-amministrativo
Di questi:
- Solo il 61,2% ha sentito parlare almeno una volta di violenza di genere;
- Il 53,2% invece conosce episodi di violenza avvenuti nel reparto o nella struttura dove lavora attualmente.
Gli intervistati forniscono dati importanti su ciò che accade realmente nelle strutture prese in esame:
- il 27,5% parla di mobbing;
- Il 24,9% di frasi equivoche e/o battute a sfondo sessuale;
- Il 15% di minacce e ricatti;
- Il 9,9% di apprezzamenti verbali particolari.
Inoltre:
- Il 48,3% ha denunciato di aver subito violenza;
- Il 51,7% dice di no.
Tra chi ha denunciato di aver subito violenza:
- Il 22,6% parla di mobbing;
- Il 33,7% minacce/illazioni/insinuazioni verbali;
- Il 25% pressioni psicologiche.
Stupisce però vedere che l’82,8% di coloro che hanno dichiarato di aver subito violenza non abbia mai denunciato alcuna violenza.
Che dire il quadro è perfetto e chi scrive lo aveva denunciato in tempi non sospetti alla dirigenza dell’Ulss n.6 Euganea (ex-Ulss n.15), di cui era dipendente, ricevendone di contro solo ulteriori illazioni, minacce, tentativi di isolamento e pressioni di carattere psicologico.
A quei dirigenti che non hanno voluto capire e sentire i colleghi che soffrono di mobbing e di violenze di ogni tipo ora risponde direttamente la Cisl FP di Padova e Rovigo presentando uno studio che non ha possibilità di smentite.
Alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Non sarà il caso che la Direzione Generale dell’Ulss Euganea 6 inizi ad intervenire seriamente anche sui coordinamenti e sulle dirigenze?
Attendiamo risposte.