histats.com
martedì, Aprile 23, 2024
HomeIn evidenzaVaccini, l’ICS denuncia: «La Regione Friuli V. G. non agevola accesso a...

Vaccini, l’ICS denuncia: «La Regione Friuli V. G. non agevola accesso a persone straniere».

Pubblicità

“Non c’è un programma promosso e attuato dalla Regione Friuli Venezia Giulia di sensibilizzazione verso le comunità straniere per informare della necessità della vaccinazione anti-Covid e indirizzarle il più velocemente possibile ai servizi. Nessun programma informativo, nessuna pubblicazione multi-lingue, nessuna specifica attenzione: la Regione Friuli Venezia Giulia non ha fatto assolutamente nulla”.

Lo evidenzia, parlando alla ‘Dire’, Gianfranco Schiavone, dell’Associazione studi giuridici sull’Immigrazione e presidente del Consorzio italiano di solidarietà (Ics), onlus che insieme alla Caritas, si occupa della pressoché totale accoglienza ordinaria e straordinaria di richiedenti asilo.

La scarsa informazione sulla vaccinazione anti-Covid, riguarda tutte le comunità straniere, compresi i richiedenti asilo, “I quali però almeno hanno alle spalle, nella stragrande maggioranza dei casi, un ente di accoglienza il quale, se opera con correttezza, ha l’obbligo di iscrivere le persone al Servizio sanitario regionale e di indirizzarli quindi anche alla vaccinazione”.

Tuttavia la regolare tessera sanitaria non è essenziale per potersi vaccinare, e anche chi è privo del regolare permesso di soggiorno, “diversamente da ciò che molti pensano, ha un assoluto e pieno diritto di ricevere la vaccinazione”, evidenzia il presidente. Lo garantisce, spiega, l’articolo 35 del Testo unico sull’Immigrazione, disponendo “che le campagne vaccinali, tutta la prevenzione e le cure essenziali e urgenti sono estese a qualunque persona indipendentemente dalla regolarità di soggiorno, in virtù del diritto inalienabile alla salute previsto dall’articolo 32 della Costituzione”.

La realtà sul campo è tuttavia diversa, riferisce Schiavone. “In Friuli Venezia Giulia, come in altre regioni, c’è un grave problema di accesso degli irregolari alle vaccinazioni, perché le persone non sanno di poterlo fare; ritengono erroneamente di non poterlo fare; e soprattutto non sanno come farlo. Cioè – precisa – non sanno che può essere sufficiente la tessera sanitaria per gli irregolari, la cosiddetta Stp (straniero temporaneamente presente), che è una tessera anonima fatta da un codice alfanumerico, che devono però essere prontamente erogate dalle aziende sanitarie in regime di divieto tassativo di segnalazione alle autorità di pubblica sicurezza della persona che si rivolge ai servizi”.

Quindi, prosegue il giurista, “il sistema previsto dalla normativa per coprire le necessità vaccinali c’è. Ma è un sistema complesso, che richiede buona volontà e richiede soprattutto un atteggiamento di tutela e di rispetto verso la popolazione straniera irregolare. Cosa che la Regione Friuli Venezia Giulia non ha, presa da un cieco furore ideologico contro i cosiddetti ‘clandestini'”, commenta Schiavone. E conclude: “Quindi non mi aspetto che la Regione Friuli Venezia Giulia attui alcun programma serio per la vaccinazione degli irregolari, in questo modo pregiudicando il diritto alla salute dei migranti, ma anche di tutti i quanti i cittadini visto che il virus non chiede documenti”.

RELATED ARTICLES

2 Commenti

Comments are closed.

Novità

© 2023-2024 Tutti i diritti sono riservati ad AUSER APS - San Marco in Lamis - Tra sanità, servizi socio sanitari e recupero della memoria - D'intesa con AssoCareINFormazione.it.

© 2023-2024 ACN | Assocarenews.it

Quotidiano Sanitario Nazionale – In attesa di registrazione al Tribunale di Foggia.

Direttore: Angelo “Riky” Del Vecchio – Vice-Direttore: Marco Tapinassi

Incaricati di Redazione: Andrea Ruscitto, Lorisa Katra, Luigi Ciavarella, Antonio Del Vecchio, Francesca Ricci, Arturo AI.

Per contatti: WhatsApp > 3474376756Scrivici

Per contatti: Cell. > 3489869425PEC

Redazione Centrale: AUSER APS - Via Amendola n. 77 - San Marco in Lamis (FG) – Codice Fiscale: 91022150394