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TSRM: negati i 15 giorni di recupero biologico per i radio-esposti.

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TSRM: negati i 15 giorni di recupero biologico per i radio-esposti.

Polemiche Bologna, la FIALS minaccia di denunciare i Direttori Generali delle tre aziende sanitarie.

I Direttori Generali delle tre aziende sanitarie bolognesi, in violazione del CCNL (art. 5 comma 6) e delle disposizioni regionali del Direttore Generale all’organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica, Lorenzo Broccoli (Pg/11/83048 del 01/04/2011), intenderebbero mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori radio-esposti, negandogli i 15 giorni di recupero biologico (ferie aggiuntive) previsti dal CCNL. Lo riferisce la FIALS dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

“Nel totale silenzio delle altre sigle sindacali bolognese (Cgil, Cisl e Uil) e con l’avvallo del responsabile del Servizio prevenzione e protezione, in data 3/12/2018 con prot. gen. 13713, Cavalli, Messori e Gibertoni, hanno approvato unilateralmente un documento denominato “Criteri condivisi di attribuzione delle indennità di rischio radiologico“. Nel documento si intende applicare interamente il CCNL alla dirigenza radio esposta, mentre, ai lavoratori del comparto radio esposti si intende applicare solo una parte del CCNL, la parte economica dell’indennità, privandoli della parte feriale” – aggiungono dalla FIALS.
 
Chiariamo meglio la questione.
L’Art. 5 – indennità di rischio da radiazioni- CCNL comparto sanità 2000/2001 per il personale diverso dai tecnici di radiologia (TSRM) prevede:
  • al comma 3. “……..per tutta la durata del periodo di esposizione l’indennità continua ad essere corrisposta sotto forma di rischio radiologico nella misura di cui al comma 1 (cioè nella stessa misura percepita dai tecnici di radiologia)…”;
  • al comma 6. ” al personale dei commi 1 e 3, competono 15 giorni di ferie aggiuntive da fruirsi in un’ unica soluzione.

Omettendo l’applicazione del comma 6, impropriamente già avvenuta per alcuni TSRM, i Direttori Generali intenderebbero risparmiare un cospicuo numero di ferie aggiuntive che gli permetterebbe di ridurre il numero di unità da assumere. Un enorme risparmio di denaro che potrebbero poi spendere per l’assegnazione di contratti per il marketing a persone prive di laurea, come avvenuto per un lavoratore per il quale la corte dei Conti sta indagando.

 
“La Fials intende opporsi fermamente a questa violazione contrattuale che mina la sicurezza e la salute dei lavoratori del comparto radio esposti. I vertici aziendali non riescono a comprendere che quanto previsto dalla normativa contrattuale è un’indennità, non un indennizzo, indennità che ha natura preventiva e che vuole tutelare il lavoratore da possibili incidenti o guasti che si dovessero verificare nelle apparecchiature radiologiche, durante lo svolgimento dell’attività lavorativa (Dlgs 230/1995 e s.m.i Legislazione sulla radio protezione). – concludono dal sindacato delle autonomie locali e della sanità – Stiamo predisponendo, con il nostro legale, una diffida per i tre direttori generali ed una segnalazione alla Giunta regionale dell’Emilia Romagna, per fermare questo atto unilaterale che viola la normativa contrattuale e la sicurezza dei lavoratori”.
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