I tempi di vestizione vanno retribuiti. Lo chiede la CISL funzione pubblica del Veneto che ora fa causa collettiva all’ULSS n.8 Berica. A Vicenza i sindacato fa sul serio e grazie ad un legale porta in tribunale l’Azienda sanitaria, che al momento non risponde a quella che in molti dirigenti ritengo una “trovata estiva” dei cislini.
Nei giorni scorsi c’era stata la bocciature del Bilancio 2016 da parte della Corte dei Conti, che aveva invitato le ULSS di Vincenza e Venezia a rivedere i loro “Project” che davano origine a contratti troppi rigidi. Nell’indagine sul tema “Esito del controllo delle relazioni sui bilanci d’esercizio 2016 delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere del Veneto” la magistratura contabile ha messo a serraglio tutta la parte economico-contabile delle aziende sanitarie, trovando delle forzature e della falle che non vanno nella direzione del risparmio e che, al contrario, aumento i costi di gestione delle strutture e dei servizi ospedalieri e territoriali.
Tornando al motivo di questo servizio, il riconoscimento delle spettanze per il “Tempo divisa“, già presente nel settore privato, è stato inserito anche nel nuovo contratto di lavoro, ma i sindacati assieme a cento infermieri si sono comunque rivolti agli avvocatiper una causa collettiva contro l’azienda sanitaria, al fine di far valere il riconoscimento anche per gli anni precedenti.
Secondo la CISL FP l’ULSS n.8 dovrebbe versare 400 mila euro agli Infermieri. Cosa accadrà? Ne sapremo di più sicuramente dopo l’estate.