Da circa due mesi le organizzazioni sindacali stanno incontrando il Governo, mediante l’ARAN, per il rinnovo del CCNL del Comparto Sanità. Per ora nulla di buono per Infermieri, OSS, Ostetriche e Professioni Sanitari. Ma Nursind insiste.
Di aumenti stipendiali o di riconoscimenti professionali finora nemmeno l’ombra, ma il sindacato Nursind non si arrende e continua a battersi per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Sanità (CCNL 2019-2021).
Continuano a tal proposito gli incontri presso l’ARAN, agenzia deputata dal Governo italiano per la trattazione dei CCNL. Poco o nulla si è deciso o concluso finora. I sindacati sbraitano, ma sembrano impotenti di fronte ad un muro di gomma (che a volte sembra fittizio) finora invalicabile.
“Come NurSind siamo preoccupati per la tempistica di questo contratto, per il quale avevamo chiesto giusti tempi di discussione per le parti nuove (nuovo inquadramento professionale, revisione del sistema degli incarichi, introduzione del lavoro agile e parte economica) ma con una necessaria chiusura entro l’anno della revisione della parte normativa dell’ultimo CCNL e la distribuzione delle risorse economiche già stanziate compresa l’indennità di specificità per gli infermieri” – ha spiegato alla stampa Andrea Bottega, segretario generale del Nursind.
Il ministro competente Renato Brunetta finora ha risposto “picche” ad ogni sollecitazione delle organizzazioni sindacali, comprese quelle di Nursind. Eppure aveva comunicato tempo addietro che avrebbe chiuso in tempi brevi i CCNL del pubblico impiego, area che più di altre si è sacrificata durante la Pandemia Covid.
Alle parole di Brunetta, finora, però non sono susseguiti i fatti e le trattative restano ferme alla partenza, nonostante i proclami altisonanti di diverse sigle sindacali.
“La trattativa non va avanti come vorremmo e come meritano gli infermieri, specie dopo aver affrontato il peggiore periodo della storia dal punto di vista sanitario; sono tante le questioni da affrontare e di fondamentale importanza, ad esempio l’erogazione dell’indennità infermieristica, legata all’approvazione del contratto, la classificazione del personale e i sistemi degli incarichi, che ad oggi non sono ancora state prese in considerazione in sede di trattiva; non vorremo che quando si arrivi a trattare questi temi la fretta di chiudere non lasci lo spazio alle doverose riflessioni che permettono di redigere un testo chiaro e senza tranelli per i lavoratori” – ha concluso il segretario nazionale del Nursind.
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