La FIALS chiede assunzione dalla graduatoria a tempo indeterminato a Bologna
Il personale dell’Ostetricia dell’Ospedale Maggiore di Bologna versa in una condizione di disagio lavorativo tale da far gridare all’emergenza. Mancherebbe all’appello, infatti, ben 8 Ostetriche, che attualmente non vengono assunte nemmeno con il ricorso all’interinale, mentre chi è in servizio è costretta a fare doppi e tripli turni, rinunciando spesso ai riposi. A denunciarlo è la segreteria provinciale della FIALS di Bologna, come noto capitanata da Alfredo Sepe, che poco fa ha incontrato una nutrita delegazione di operatrici.
Sepe si dice pronto a scrivere al Prefetto vista la sussistenza di condizioni di poca sicurezza per gli operatori, che vengono esposti a rischi di natura penale e professionale, causa evidenti criticità di natura organizzativa e gestionale.
“Siamo seriamente preoccupati per l’assetto clinico/assistenziale dell’Ostetricia del Maggiore, per dare continuità assistenziale al servizio bisogna rideterminare la pianta organica, intraprendere un percorso di valorizzazione professionale , e soprattutto salvaguardare il clima organizzativo, troppe volte deteriorato da incomprensioni di vario genere. – conclude l’esponente del sindacato delle autonomie locali e della sanità – FIALS a breve presenterà un progetto incentivante per le Ostetriche del Maggiore, accompagnato da una proposta di finalizzazione dei fondi contrattuali che tenga conto di una figura professionale strategica ed indispensabile per i cittadini e per l’Azienda”.
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