Abuso di professione. La FIALS di Bologna protesta per la presunta situazione incresciosa venutasi a creare presso l’Ospedale Maggiore: Operatori Socio Sanitari costretti a fare gli Ortottisti.
La FIALS di Bologna, mediante il suo segretario provinciale Alfredo Sepe, scrive al Direttore dell’USL di Bologna chiedendo lumi su quanto di increscioso starebbe accadendo presso l’Ospedale Maggiore. A quanto pare ci sarebbe degli Operatori Socio Sanitari costretti a fare gli Ortottisti.
Sepe parla apertamente di abuso di professione in base all’art. 348 del Codice di Procedura Penale.
“In merito all’oggetto a seguito di un’attenta verifica, si registrano violazioni significative sull’attribuzione di attività a potestà esclusiva del profilo professionale dell’Ortottista come da DL 14/9/1994 n.743 ad altre figure professionali – spiega il sindacalista della FIALS nella sua nota – nello specifico, attribuzione al personale di supporto, a titolo esemplificativo e non esaustivo di (visus in miosi, autorefrattometria, misurazione del tono) mettendo a rischio i pazienti e gli esecutori materiali delle prestazioni, che vengono effettuate su imposizione di qualcuno che gestisce di fatto l’intera equipe/entourage ad adiuvandum (con metodi relazionali alquanto discutibili) che potrebbero prefigurare atteggiamenti di bossing e straining“.
E non è tutto: “da non tralasciare gli eccessivi carichi di lavoro, il clima organizzativo ormai deteriorato e dulcis in fundo, un potenziale abuso della professione, come ampiamente esplicitato nel corso della presente missiva”.
Per questo Sepe chiede al Direttore dell’USL di risolvere nell’immediato questa “anomalia” e di eliminare le problematiche sopra descritte evitando risvolti di possibile matrice penale, soprattutto da parte di chi continuerebbe a impartire “scellerate e assurde disposizioni”.
Vi terremo informati sulle novità. Continuate a seguirci.