Bottega spiega che il settore era privo di contratto
C’è chi parla di giornata storica e chi di ripensamento da parte del sindacato degli Infermieri Nursind. Fatto sta ieri, 27 dicembre 2018, il sodalizio diretto da Andrea Bottega ha siglato il pre-accordo per la Ricerca nel Comparto Sanità – IRCCS e IZS. Ufficialmente perché era una settore non coperto da contrattazione.
“Finalmente diamo un contratto anche a queste figure presenti negli IRCCS e IZS e quindi diamo maggiori tutele ai ricercatori e ai collaboratori – ha dichiarato alla stampa lo stesso Bottega – il Testo del CCNL è breve e si muove nell’ambito stabilito dalla legge sia per la parte normativa che economica. Tocca ora al ministero fare i passi mancanti (un DPCM e un DM) stabilendo i criteri di valutazione e progressione economica oltre che la normativa concorsuale. Qualche perplessità il testo del CCNL ce la riserva e l’abbiamo rappresentata al tavolo negoziale, tuttavia oggi era prioritario dare un contratto a chi ne era privo”.
Il nuovo CCNL dell’area ricerca del Comparto Sanità coinvolge solo 3000 lavoratori e tutti i collaboratori impegnati in questo settore specifico della sanità, tra cui coloro che operano negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e negli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS).
Per il segretario nazionale del Nursind si restituisce dignità ad un settore e a dei lavoratori che finora erano stati penalizzati. In questo modo anche i 3000 sopra indicati potranno usufruire dei “benefici” del CCNL. Saranno definitivamente abbandonati contratti atipici e borse di studio che fomentavano solo il precariato di Stato.
Ora è solo questione di tempo per firmare il contratto definitivo. Nell’aria gira anche la notizia che alla fine Nursind firmerà anche il CCNL del Comparto Sanità, ma dal sindacato smentiscono categoricamente.