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Nuovo Decreto: Zona Rossa e Natale con due invitati. Le ipotesi di intensità di Lockdown..

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Nuovo Decreto: appurata la Zona Rossa, emergono dettagli sul numero massimo di invitati a Natale, spostamenti e seconde case. Due le ipotesi di intensità del Lockdown.

Cosa porterà il nuovo decreto in programma per oggi? Emergono dettagli di restrizioni importanti fra pranzi di festa, seconde case e spostamenti.

Due sfumature di rosso, una più intensa e l’altra appena più tenue. Una delle due ipotesi otterrà entro stasera il via libera del Consiglio dei ministri e colorerà il primo Natale blindato degli italiani. Ma c’è una deroga, che consentirà di muoversi anche nei giorni di divieto per andare a trovare i congiunti.

Come riporta il corriere.it, questa la formulazione che il governo potrebbe inserire nel nuovo decreto legge: «Lo spostamento verso le abitazioni private è consentito nei limiti di due persone per ciascuna di esse, ulteriori a quelle ivi già conviventi». Insomma, aggiungi due posti a tavola e forse anche qualcuno in più, se il premier riuscirà a convincere i ministri che «i minori di 14 anni non si contano», come nel lockdown deciso da Merkel in Germania. Non ci saranno nuove limitazioni e divieti per domani e domenica.

Prima ipotesi.

La prima ipotesi, frutto della mediazione di Giuseppe Conte, prevede di interrompere il lockdown con tre giorni di «aria», per consentire agli italiani di riprendersi un pezzetto di libertà prima di richiudersi in casa. Se dovesse passare la linea «soft», lo stop alla circolazione anche nel proprio comune e la chiusura di bar, ristoranti e negozi scatterebbe nei festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 3 gennaio. Otto giorni di restrizioni: dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Mentre il 28, 29 e 30 dicembre, bar e ristoranti sarebbero aperti fino alle 18 e i negozi fino alle 21; all’interno della Regione sono consentiti gli spostamenti.

Seconda ipotesi.

Il secondo e più drastico scenario, caldeggiato con forza dall’ala rigorista dei ministri Speranza, Franceschini e Boccia, fermerebbe l’Italia dal 24 dicembre al 6 gennaio, senza interruzioni. «Natale è più rischioso di Ferragosto — ha spiegato il ministro degli Affari regionali a sindaci e governatori —. È opportuno chiudere il più possibile fino all’Epifania». Quindi no alle feste, agli assembramenti,ai cenoni. «Dobbiamo tutelare soprattutto i più anziani» è l’appello di Boccia, condiviso dal presidente dell’Anci Antonio Decaro che teme «assembramenti ingovernabili» il 24 e il 31.

Congiunti

Al centro della discussione di venerdì ci sarà la formula magica che apre le porte delle abitazioni private a due persone al massimo, introducendo un divieto e la possibilità di controlli. C’è chi insiste per scrivere nel Dpcm (sempre che Palazzo Chigi non decida di limitarsi al decreto legge) una limitazione riguardo al grado di parentela di chi può recarsi in visita. In questo caso tornerebbe il termine «congiunti» nella sua estensione più ampia, che comprende persone unite da una relazione stabile, come fidanzati e compagni. Ma Conte preferirebbe non formalizzare alcuna distinzione

Nonni.

Il governo è orientato a non introdurre alcuna condizionalità sul fatto che le persone da ricevere o andare a trovare debbano essere anziani fragili. Ma il dossier è ancora aperto, le cose possono cambiare.

Spostamenti.

La novità, se confermata, è che nei giorni rossi ci si potrà spostare in automobile al massimo in due, esclusi i minori di 14 anni che non verrebbero conteggiati. Un compromesso che non piace alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che vuole misure più omogenee per facilitare i controlli. Il Viminale emanerà una circolare con le regole da rispettare. Confermato il coprifuoco, i rigoristi sperano ancora di anticiparlo alle 20.

Pranzi e cene.

Speranza ha visto i 35 mila contagi al giorno in Gran Bretagna e ha detto a un ministro: «Io chiuderei tutti in casa per l’intera durata delle festività». Franceschini ha letto con grande preoccupazione gli studi sul forte incremento di contagi nelle zone gialle. E anche il capo delegazione del M5S, Bonafede, invita alla cautela. Alla fine la regola aurea potrebbe restare la «forte raccomandazione» a non ricevere più di sei persone non conviventi.

Epifania.

Conte vuole che l’Epifania resti fuori dalle restrizioni, ma Leu e Pd insistono perché l’Italia sia rossa (o almeno arancione) anche il 5 e 6 gennaio. In questo caso il 4 gennaio bar, ristoranti e negozi riaprirebbero e le persone potrebbero spostarsi all’interno della regione.

Seconde case.

Nel dl vigente è scritto che dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case in una Regione diversa dalla propria. Nei giorni «rossi» il divieto vale anche per le seconde case in un Comune diverso. Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre possibile.

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