Nuova Indennità di Pronto Soccorso: per Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari ancora promesse fumose. L’ennesimo grazie a chi lotta e si ammala di covid.
Nuova indennità di Pronto Soccorso, ennesima beffa per il personale sanitario.
La nuova indennità fu annunciata dal Ministro Speranza circa tre mesi fa ma nonostante l’inserimento in bilancio, ancora non è stato definito niente.
L’annuncio.
L’annuncio arrivò in pompa magna: 90 milioni al personale di Pronto Soccorso (compresa la dirigenza medica), di cui 27 milioni ai 10.000 medici e 63 milioni agli Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari.
Una buona sommetta, che certamente non ripaga la mancanza stimata di quasi 20.000 unità di personale nei PS, ma che comunque non fa dispiacere.
La realtà.
La nuova indennità doveva entrare in vigore lo scorso 1 gennaio ma al momento è tutto fermo.
Questo a causa della lenta contrattazione del nuovo CCNL e dalle fumose strategie dell’ARAN.
L’agenzia infatti gioca a nascondere le carte, come raccontato da alcuni personaggi sindacali coinvolti, e anche sulla ripartizione di questi 90 milioni di indennità di Pronto Soccorso regna il mistero.
Nonostante quanto annunciato, infatti non è ancora specificato come avverrà la ripartizione e, quindi, quali sono i reali fondi destinati al comparto. A quel punto poi ci sarà da discutere sui rapporti di distribuzione fra i diversi profili impegnati nel PS (OSS, Infermieri, TSRM etc).
Come spesso è successo, quindi, all’annuncio glorioso è susseguita una tiepida incertezza, come lo spettro della beffa che aleggia sullo sfondo.
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