Formazione ECM. Gallo (Pd): “Non è giustificabile che in due anni non sia stato risolto il problema della formazione a distanza”.
L’Amministrazione regionale piemontese ha più volte ribadito l’importanza della formazione continua in medicina e ha accreditato circa 50 Provider di Formazione ECM tra i pubblici erogatori di prestazioni sanitarie (AASSRR) e pubblici non erogatori (Ordini Professionali), privati accreditati erogatori e non erogatori di prestazioni sanitarie che contribuiscono annualmente ciascuno con un canone di 2.500 euro alle spese.
L’erogazione della formazione, fin dal 2010, è avvenuta anche attraverso l’utilizzo di metodi innovativi come la formazione a distanza.
Tuttavia, proprio, nel momento in cui questa formazione a distanza, a causa della pandemia, avrebbe dovuto essere sostenuta e potenziata, la Regione non ha provveduto a integrare i sistemi MeedMood con Sistemi di Formazione Sincrona e la Piattaforma gestionale ECM con sistemi di Videoconferenza sincrona, costringendo AASSRR e Provider ad adottare sistemi individuali/locali di erogazione della formazione da remoto.
Per fare chiarezza sulle motivazioni di questa decisione ho interrogato oggi l’Assessore regionale alla sanità dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale piemontese Raffaele Gallo.
Nella sua risposta l’Assessore ha affermato che il Settore regionale competente, con lo scoppio della pandemia, aveva richiesto di attivare uno strumento di formazione attraverso l’utilizzo di videoconferenza webinar.
A seguito di tale richiesta, il CSI Piemonte ha presentato un progetto specifico che, tuttavia, non ha ottenuto parere favorevole perché non rispettava quanto previsto dalla Convenzione Quadro.
Attualmente tale Convenzione, scaduta, è in fase di rinnovo.
Appena questo avverrà, il CSI potrà fare una nuova proposta. Sarà mia cura controllare che la Convenzione prima e il progetto poi vengano approvati tempestivamente.
Non è giustificabile tuttavia che in due anni non sia stato risolto il problema della formazione a distanza sincrona, sia in webinar videoconferenza che su piattaforma di E learning – conclude Gallo.