Lo denuncia la segreteria provinciale della FIALS
In una nota diramata agli organi di informazione e indirizzata alla direzione generale del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna il sindacato delle autonomie locali e della sanità denuncia lo stato di burnout e di stress in cui sono piombati i lavoratori della Medicina d’Urgenza. A riferirlo ad AssoCareNews.it il segretario provinciale della Fials, Alfredo Sepe. Nella missiva la richiesta di chiarimenti e di cessazione dello stato di vessazione e di costrizione lavorativa.
Ecco la lettera della Fials
Spettabile Direttore, giungono alla nostra segreteria innumerevoli segnalazioni sulle criticità organiche che attanagliano gli operatori della Med. D’Urgenza, troppo spesso subissati da enormi carichi di lavoro che si riflettono sulla qualità delle prestazioni clinico/assistenziali e sulla salute psico/fisica degli operatori (DLG 81/2008) Nello specifico si registrano n.3 Operatori cessati a vario titolo, 1 lunga malattia mai sostituita, 1 maternità, chiaramente tali carenze non possono e non devono essere arginate esclusivamente con l’utilizzo di risorse ex art.34 CCNL 7.4.99 – ora Art.31 CCNL 21.5.2018 – ma deve realizzarsi un percorso urgente di immissione di nuove risorse di personale.
Sembra anacronistico discutere di ‘’START UP’’ dell’impianto pronte disponibilità, alla luce delle opacità e delle frammentazioni succitate, che di riflesso potrebbero ingessare anche i percorsi clinico/assistenziali dei pazienti in uscita dalla Medicina d’Urgenza.
Si rammenta che in prossimità del periodo Natalizio, si registrano di norma ulteriori assenze e problematiche legate all’utilizzo di istituti contrattuali come congedi e aspettative, che potrebbero di fatto inficiare la tenuta dei servizi clinico/assistenziali.
Di conseguenza chiediamo l’immediata immissione del personale utile a garantire un adeguato carico di lavoro, una corretta gestione dei fondi contrattuali e degli istituti normativi previsti dal nuovo CCNL 21.5.2018.
Alfredo Sepe – Segretario provinciale FIALS Bologna
* * *
Questo non accade solo in Emilia Romagna e come AssoCareNews.it stiamo denunciando fatti simili su segnalazioni provenienti da tutta Italia.