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Medici, Infermieri, Professionisti Sanitari e furbetti del cartellino: vanno licenziati.

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Lo dichiara il Ministro della Salute Giulia Grillo a proposito degli ultimi eventi di cronaca che hanno interessato vari ospedali italiani.

“Questi signori non hanno capito che la musica è cambiata. Non solo andremo a scovare ogni episodio del genere, io chiedo per questi farabutti il licenziamento immediato!”. Lo afferma il ministro della Salute, Giulia Grillo, dopo l’ennesimo caso, avvenuto all’ospedale Cardarelli, di dipendenti che abbandonavano il posto di lavoro.

“Nessuna tolleranza coi farabutti del cartellino che prendono in giro lo Stato, rubano lo stipendio e vengono meno ai loro doveri rispetto a chi sta male. Fuori i disonesti dalla sanità”, conclude il ministro.

L’ultimo caso di cronaca rigiarda l’Ospedale Cardarelli di Napoli: sono stati immortalati dalle telecamere installate dagli investigatori mentre marcavano il badge anche per i colleghi e la procura di Napoli ha così notificato 60 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti dipendenti del nosocomio  che dopo avere timbrato abbandonavano il posto di lavoro.

L’indagine della polizia di stato di Napoli (commissariato Arenella) è stata coordinata dal pm Giancarlo Novelli insieme con il procuratore Giovanni Mellilo. Si ipotizzano i reati di truffa e la violazione della cosiddetta “legge Brunetta”.

La stessa cosa vale per lo scandalo dell’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta, dove sono decine gli operatori sanitari arrestati o inquisiti perché ritenuti “furbetti del cartellino”.

I finanzieri della Tenenza di Molfetta hanno eseguito nei giorni scorsi sei misure cautelari, questa volta riguardanti la sospensione dal pubblico servizio, per altrettanti dipendenti della Asl Bari, in particolare con sede lavorativa all’ospedale ‘Don Tonino Bello’ della cittadina adriatica ed i Servizi Igiene della Produzione Siav Area B e Sanità animale Siav Area A, anch’essi con sede Molfetta, nell’ambito dell’operazione contro il diffuso fenomeno dell’assenteismo denominata Quinto Piano. Le misure cautelari, richieste per 9 dipendenti Asl, dal sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Trani Silvia Curione, sono state emesse il 12 luglio dal gip Maria Grazia Caserta, dopo l’interrogatorio di garanzia eseguito nei confronti degli indagati lo scorso 9 luglio. Rispondono, a vario titolo, di truffa aggravata e continuata ai danni della Asl, false attestazioni della presenza in servizio e peculato.

Inoltre l’Autorità giudiziaria, sciogliendo la riserva formulata durante gli interrogatori del 9 luglio eseguiti nei confronti degli indagati sottoposti agli arresti domiciliari, ha rigettato tutte le richieste formulate dai loro legali di fiducia, sulla revoca o sostituzione della misura cautelare.

Proseguono le indagini per definire altre posizioni. Lo scorso 8 luglio sono state arrestate 12 persone tra dirigenti medici, Infermieri, impiegati amministrativi, tecnici manutentori in servizio nell’ospedale. Uno ha ricevuto la misura dell’obbligo di dimora. Trenta in tutto gli indagati.

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