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Medici, Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari: a Rimini senza parcheggi, stress da multa!

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Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari: a Rimini senza parcheggi, stress da multa!

Accade alle “casette” di via Ovidio. La FIALS protesta per l’assenza di aree di sosta sufficienti e per la continua rimozione dei mezzi degli operatori.

Medici, Infermieri, Oss e Professionisti Sanitari dell’Ospedale “Infermi” di Rimini sono sul piede di guerra per l’assenza di parcheggi nell’area di Via Ovidio (alle cosiddette “casette”). Nei giorni scorsi molti di loro hanno incontrato i delegati del sindacato FIALS che nei giorni scorsi è intervenuto direttamente per segnalare la carenza di aree di sosta al direttore generale dell’AUSL Romagna Marcello Tonini, all’Area Dipartimentale Risorse Strutturali e Tecnologiche Progettazione e Sviluppo Edilizio dell’Azienda e alle Relazioni Sindacali. A firmare il documento la segretaria provinciale Carla Bonvicini.

Sull’area di Via Ovidio insistono diverse Unità Operative, tra cui RSA, Hospice, Terapia Antalgica e Assistenza Domiciliare Integrata con relativi utenti, parenti e care-giver costretti a parcheggiare dove capita e spesso a vedersi multare o, peggio, a vedersi portar via l’auto o la moto dai vigili urbani riminesi. Di qui il nervosismo crescente e si fa più grave in presenza del silenzio assoluto da parte dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna e del direttore generale Tonini.

“Sono costretta a venire al lavoro in auto – ci spiega una Infermiera operante in una delle Unità Operative di Via Ovidio – perché abito lontano da Rimini e la mia zona non è servita da mezzi pubblici. Quando arrivo alle casette non trovo mai posto e sono costretta a parteggiare dove capita. Ieri mi sono beccata una pesantissima multa e il mese scorso la mia macchina è stata portata via dal carro-attrezzi chiamato dagli abitanti della zona. Sono costretti a chiamare i vigili urbani perché veramente è un caos. Tutti sanno poi che c’è qualche furbo che continua a parcheggiare nelle aree di sosta viciniore all’Hospice pur non lavorando in ospedale e non avendo parenti ricoverati nei reparti di Via Ovidio. Mentre lavoro sono costretta ad andare a controllare l’auto e ad abbandonare il luogo di lavoro. I nostri stipendi sono da fame, a che serve venire a lavorare che dobbiamo rimetterci con le contravvenzioni? Dateci una mano, qui non ci ascolta nessuno!”.

Ecco di seguito la missiva inviata a Tonini e ad altre strutture dell’AUSL Romagna.

  • Al Direttore Generale Marcello Tonini
  • All’Area Dipartimentale Risorse Strutturali e Tecnologiche Progettazione e Sviluppo Edilizio
  • Alle Relazioni Sindacali Azienda ASL della Romagna Invio via mail

OGGETTO: Segnalazione grave disagio e criticità parcheggi auto in Via Ovidio.

Con la presente, la scrivente O.S. segnala la situazione di grave disagio e criticità che gli operatori dell’ Hospice in via Ovidio si trovano a dover affrontare quotidianamente, a causa della difficoltà nel trovare un parcheggio auto disponibile nelle aree a tal uopo destinate, limitrofe all’edificio. Infatti l’area di sosta è utilizzata indifferentemente sia dal personale dipendente di codesta Azienda, sia dall’utenza sia dai residenti. Gli stalli sono attualmente insufficienti a soddisfare la richiesta che nel corso degli anni è raddoppiata, in quanto i reparti da 2 sono diventati 4 con conseguente aumento sia del numero dei dipendenti che ivi lavorano sia dei parenti in visita ai ricoverati.

Abbiamo notizie che molti lavoratori sono obbligati a girovagare per trovare una sistemazione alla propria auto, con conseguente rischio di presentarsi in ritardo al lavoro; altri si sono visti rimuovere l’auto, molti hanno parcheggiato nelle zone limitrofe con disco orario, tutto questo con notevole disagio e ulteriore aggravamento di una situazione già normalmente congestionata dall’elevato numero di auto e dal traffico intenso in una strada molto stretta. Un piccolo parcheggio antistante l’ingresso con capienza di circa 20 posti è stato destinato esclusivamente alle auto aziendali e si entra solo con il pass delle chiavi. Sappiamo che è intenzione dell’Azienda, a seguito della bonifica bellica effettuata su una piccola parte di verde a sinistra dell’ingresso dell’Hospice, spostare la recinzione per recuperare altri stalli, ma occorre che il livello del terreno si abbassi prima di poter procedere con l’asfaltatura e si parla di attendere ancora 2 o 3 anni.

L’ipotesi di un parcheggio multipiano è per ora tramontata in favore di un’area a raso su di una porzione di terreno del Comune su via Settembrini, l’arteria di confortevole migliori le prestazioni di lavoro ed è noto che la possibilità di raggiungere facilmente il proprio posto di lavoro sia una delle condizioni per cui, lo stesso, si può dire più o meno confortevole. La ricerca di un parcheggio davanti o nelle vicinanze di Via Ovidio diventa una battaglia quotidiana per tutto il personale medico, infermieristico, impiegatizio e tecnico. E’ vero che non esiste un “diritto al parcheggio” da parte dei lavoratori ma non si può iniziare il lavoro con un diavolo per capello, soprattutto per chi si occupa della nostra salute.

E non è neanche possibile continuare ad ignorare il problema, contando sull’abnegazione di lavoratrici e lavoratori che con fatica e con grandi sacrifici, quotidianamente, garantiscono altissimi livelli di professionalità, nonostante le difficoltà inizino ancor prima del turno di lavoro. Da un lato occorre riservare ai pazienti e ai loro familiari zone di parcheggio che consentano un più facile accesso all’Ospedale, soprattutto nelle fasce orarie in cui c’è la massima affluenza, e ciò rappresenta un atto di grande civiltà e di necessaria attenzione.

Nel contempo non si può non valutare la necessità di rendere accessibili, ai lavoratori, nelle fasce orarie di minor afflusso, che effettuano il turno pomeridiano e notturno o in pronta disponibilità, riservando aree di parcheggio destinate alle auto aziendali. Distinti saluti.

Carla Bonvicini – Segretaria Provinciale Fials Rimini 

 

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