Accade all’AOSP di Bologna. La segreteria provinciale della FIALS denuncia mancanza di Infermieri e OSS direttamente ai NAS e all’Ispettorato del Lavoro.
Il segretario provinciale della FIALS di Bologna, Alfredo Sepe, ha presentato nei giorni scorsi una apposita denuncia ai Carabinieri del NAS, all’ispettorato del lavoro per lo stato di degrado lavorativo che si registra presso l’Unità Operativa “Bassa Intensità” dell’AOSP di Bologna. La stessa missiva è stata indirizzata anche alla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche e al Tribunale per i diritti del malato di Bologna.
Ecco la sua missiva.
– Carabinieri NAS
– Ispettorato del Lavoro RLS Aziendali
– FNOPI
– Direzione Generale AOSP
– Studio Legale FIALS
– Tribunale Malato Bologna
Oggetto: U.O. Bassa Intensità Pad. 23 – Esposto/Denuncia – Richiesta Intervento.
Il reparto di Bassa Intensità è costituito da 58 posti letto suddivisi su due ale: ALA A (30 posti letto) e ALA C (28 posti letto) ed in entrambe afferiscono i pazienti delle 4 U.A. del Dipartimento cardio-toraco-vascolare: Cardiologia, Cardiochirurgia, Chirurgia Vascolare e Chirurgia Toracica.
In molteplici occasioni, abbiamo segnalato la grave condizione in cui svolgono l’attività clinico assistenziale le equipe di supporto ed infermieristiche, senza ricevere alcun intervento risolutivo, dalla Direzione, mettendo a rischio la salute di pazienti e lavoratori.
Nello specifico vengono violate numerose normative contrattuali, dall’uso del lavoro straordinario CC.NN.L. 7.4.99 art. 34, dal DLg 81/2008, i carichi di lavoro sono ormai insostenibili, il personale è stressato ed esausto, non si riescono a smaltire le ferie, in queste condizioni aumenta esponenzialmente il rischio di incorrere in casi di responsabilità personale/penale/professionale.
L’organico infermieristico è carente di 4 unità, quello di supporto di 2 unità, una carenza di 6 operatori che rende impossibile garantire una adeguata assistenza ai pazienti, che secondo le valutazioni effettuate dai professionisti, non rientrano nel range della bassa complessità, ma necessitano di prestazioni clinico/assistenziali ad alta complessità, personalizzate ed erogate secondo criteri specifici, a differenza delle valutazioni Aziendali che classificano i pazienti di cd. bassa complessità. Al tutto si aggiunge il mancato rispetto della PA 58 e PA 19 ( in allegato).
Viste le criticità succitate chiediamo un intervento URGENTE degli organismi posti in indirizzo, a tutela dei nostri assistiti e dei pazienti curati nella U.O. citata in oggetto.
Dott. Alfredo Sepe
Segretario Generale Provinciale FIALS Bologna