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Mancano gli OSS e l’azienda chiede agli Infermieri di sostituirli. Polemiche in Sardegna.

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? ? Mancano gli OSS, mandano a casa quelli precari e l’azienda chiede agli Infermieri di sostituirli. Polemiche in Sardegna. Interviene sul caso la segreteria territoriale sardo della FSI-USAE.

Il demansionamento degli Infermieri è all’ordine del giorno in Sardegna, dove si mandano a casa gli Operatori Socio Sanitari (OSS) precari e si chiede di fatto al personale infermieristico di sostituirli. Scende il campo il sindacato FSI-USAE, che in Sardegna è piuttosto rappresentativo. A parlare è Mariangela Campus, sindacalista di lungo corso. Vediamo cosa dice.

“La Federazione Sindacati Indipendenti si domanda che valore abbiano le risoluzioni della Commissione Sanità visto che poi le aziende sanitarie non si adeguano a quanto disposto. Mancano gli Oss in tutti i reparti dell’ ATS ed anche dell’ AOU e si sta cercando di mandare a casa una cinquantina di Oss che hanno superato le cinque proroghe. E’ scandaloso, le vecchie dinamiche ereditate dalla precedente maggioranza politica sono dure a morire. Chiediamo l’intervento urgente dell’Assessore regionale competente affinché si metta fine alle logiche distorte che continuano a creare ingiustizie e disuguaglianze per coloro che hanno diritti ormai acquisiti da anni” dichiara la Segretaria territoriale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.

In data 18 Giugno 2019 la Commissione Sanità ha audito la FSI e il comitato Oss formato da lavoratori in servizio da oltre 50 mesi idonei nelle varie graduatorie di Olbia, Sassari, Nuoro e Oristano. Con una nota inviata all’Assessore regionale alla Sanità, al Presidente della Commissione Sanità, al Direttore Generale dell’Assessorato e al Commissario Straordinario chiediamo che fine abbia fatto la Risoluzione n°3 approvata all’unanimità nella seduta del 16 Luglio 2019 dalla Sesta Commissione permanente, che impegnava l’assessore alla Sanità per valutare, nel più breve tempo possibile, l’opportunità di impartire indirizzi conformi alla volontà espressa dal Consiglio regionale, finalizzati a salvaguardare gli operatori sociosanitari inseriti nelle graduatorie approvate dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013 che attualmente prestano servizio ( a tempo determinato o con contratti di lavoro flessibile) presso l’ ATS ed ulteriori impiegati nelle altre Aziende sanitarie sarde, sempre attinti da predette graduatorie.

Nella risoluzione si chiedeva all’assessore di effettuare un monitoraggio circa lo scorrimento delle graduatorie e relativi contratti di lavoro diversi dal tempo indeterminato. A quindici giorni dal 30 settembre 2019, data della scadenza delle graduatorie tutto tace. Pertanto vista l’impossibilità all’ottemperanza della Risoluzione n°3 chiediamo, in alternativa, l’applicazione del punto 2 del protocollo 1714 del 23 gennaio 2019 in considerazione del fatto che tale protocollo è stato ampiamente utilizzato in tutti i suoi punti tranne nel su citato punto 2, precisamente “presenza nelle graduatorie approvate dal 01.01.2010 al 31.12.2013 di personale in servizio a tempo determinato o con contratti flessibili presso l’Azienda che procede all’assunzione”, a questi Oss può essere tramutato il contratto da tempo determinato a tempo indeterminato senza nessun corso o valutazione visto che hanno dimostrato le proprie capacità sul campo, da oltre 50 mesi. Si rammenta inoltre che l’Unione Europea ha di recente condannato l’Italia per eccesso di precariato e l’utilizzo improprio di contratti a tempo determinato all’interno della Pubblica Amministrazione.

Si è appreso inoltre che si vogliono mandare a casa gli Oss che hanno superato le cinque proroghe, persone di oltre cinquantanni che quando sono state assunte non esistevano altre graduatorie dalle quali si è attinto per l’indeterminato in contrasto con il comma 17 art. 16 L.R 17 del 2016 s.m.i, successive modifiche ed integrazioni; “L’ATS utilizza ai fini delle assunzioni in ciascuna area socio-sanitaria locale le graduatorie in essa vigente, fino alla loro scadenza naturale. Ove nell’area socio-sanitaria locale non siano presenti graduatorie valide, sono utilizzate le graduatorie in vigore prioritariamente nelle aree contigue, quindi nelle altre aree, secondo l’ordine di approvazione”, questo non è stato effettuato.

“La carenza degli Oss in quasi tutti i reparti delle Aziende sanitarie sarde sta creando notevoli problemi soprattutto di demansionamento del personale infermieristico per sopperire alla carenza di queste figure. Molte cause, intentate dagli infermieri per demansionamento stanno vedendo le amministrazioni soccombere, quindi un ulteriore danno alle Aziende” conclude la Segretaria territoriale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.

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