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Mancano Docenti Infermieri e Professioni Sanitarie: interrogazione parlamentare della Binetti.

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Mancano Docenti Infermieri e Professioni Sanitarie alle Università: interrogazione parlamentare urgente della Binetti al MUR.

In Italia ci sono pochi docenti universitari tra Infermieri e Professioni Sanitarie. Se n’è accorta anche la classe politica, o certa classe politica da sempre attenta ai problemi formativi della categoria.

E se a presentare una interrogazione parlamentare a favore di Infermieri, Ostetriche e Professioni Sanitarie è un Medico la situazione diventa interessante, perché finalmente si capisce che un problema c’è e che va risolto. In questo caso parliamo della interrogazione urgente al Ministro dell’Università, Maria Cristina Messa, della senatrice Paola Binetti (gruppo FINO UDC), che chiede lumi rispetto alla necessità di espletare (ed assumere) concorsi per docenti nelle discipline infermieristiche, ostetriche e delle altre professioni tecniche, riabilitative e della prevenzione.

La problematica era stata già evidenziata da Angelo Mastrillo nel suo annuale Report del 2020.

Interrogazione parlamentare Pubblicato il 3 agosto 2021, nella seduta n. 354

Sen. Paola Binetti (FIBP UDC) – Al Ministro dell’università e della ricerca. –

Premesso che:

al fine di poter garantire un ottimale insegnamento professionalizzante, non è più rinviabile il problema della insufficiente e precaria presenza di docenti appartenenti allo specifico profilo professionale, chiamati in ruolo da parte delle università;

sul totale di 487 docenti attualmente di ruolo nei settori scientifico-disciplinari (SSD) MED/45-50, solo 62 appartengono ai settori specifici dei profili delle 22 professioni sanitarie, pari ad appena il 13 per cento. La restante parte, circa l’87 per cento, sono in prevalenza medici e odontoiatri, alcuni biologi, farmacologi e psicologi. Lo scorso anno i docenti erano 457, trenta in meno di questo anno, a fronte dei 9.138 dell’intera area 6 di Medicina;

il settore MED/45 (Scienze infermieristiche generali) ha in ruolo 43 docenti, di cui 40, ovvero il 93 per cento, appartenenti alla professione infermieristica, i quali risultano ancora sotto-organico, se si considera l’esistenza di 42 corsi di laurea distribuiti su 217 sedi. Invero mancano professori di ruolo per il corso universitario di Infermieristica nella metà delle Università italiane, tra cui: Bologna, Parma, Ferrara, Pisa, Siena, Perugia, Ancona, Chieti, Napoli Federico II, Napoli Vanvitelli, Salerno, Campobasso, Foggia, Catanzaro, Catania, Messina, Palermo, Sassari e Cagliari;

sicuramente peggiore è la situazione nei restanti SSD: nessun insegnate di ruolo fra i 183 di MED/46 (Tecniche di laboratorio) e fra i 92 del MED/49 (Dietistica); 4 su 6 quelli di ruolo in ostetricia, 14 su 34 nel settore della riabilitazione, nonché 4 su 122 per il corso universitario MED/50 (Scienze Tecniche mediche applicate), di cui 2 igienisti dentali, 1 logopedista e 1 ortottista;

il numero dei docenti impegnati nei SSD presi in considerazione è sempre del tutto inferiore alle effettive necessità espresse dal carico della docenza dei relativi corsi di laurea;

occorre, poi, evidenziare come rispetto alle 22 professioni a cui appartengono oltre 687.000 operatori, i ruoli esistono solo per 11 delle 22 professioni di area sanitaria, quindi per la metà, ovvero: 40 ruoli per infermieri su 456.000 iscritti all’Ordine, 9 per fisioterapisti su 66.000 iscritti, 4 per ostetriche su 21.000, 2 per igienisti dentali su 8.000 e 2 per terapisti delle neuro- e psicomotricità dell’età evolutiva su 5.000. Inoltre, un ruolo ciascuno per i circa 20.000 educatori, per i 12.000 logopedisti, per i 3.000 ortottisti, per i 3.000 terapisti della riabilitazione psichiatrica e per i 2.000 tecnici di neurofisiopatologia;

mancano totalmente i ruoli per altre 12 professioni ovvero: per gli 11.000 tecnici della Prevenzione, per gli oltre 5.000 dietisti, per i circa 5.000 assistenti sanitari, per i 4.000 audioprotesisti, per i 2.250 terapisti occupazionali, per i 2.200 podologi e 2.200 tecnici ortopedici, per i 1.500 tecnici di Fisiopatologia cardiocircolatoria ed infine per i mille tecnici audiometristi. Inoltre risultano mancanti i ruoli di insegnamento per alcune tipologie di professione ad alta numerosità come per i 28.000 tecnici di Radiologia e per i 27.000 tecnici di Laboratorio;

le università con il maggior numero di ruoli non affidati a docenti appartenenti ad una delle professioni sanitarie sono la “Sapienza” di Roma con 87 ruoli, di cui solo 4 per le professioni, e la “Federico II” di Napoli con 44 ruoli e nessuno per le professioni sanitarie;

non c’è dubbio che la mancanza dei docenti provenienti dalle rispettive professioni sanitarie mostri una debolezza della ricerca scientifica in questi stessi settori, situazione questa che da una parte non consente ai docenti di accedere alle rispettive abilitazioni scientifiche nazionali e dall’altra rende intrinsecamente più deboli questi corsi di laurea in cui il livello del sapere che li caratterizza non raggiunge quello di un’adeguata elaborazione scientifica;

alla luce di quanto esposto vi è anche il dubbio che in questi trent’anni dalla istituzione di detti corsi di laurea, i docenti-professionisti non abbiano potuto contare su una formazione scientifica ad hoc, ovvero una sorta di accompagnamento al lavoro scientifico con possibilità di dedicare tempo reale alla attività di ricerca,

si chiede di sapere:

come intenda intervenire il Ministro in indirizzo per facilitare l’attività di ricerca dei docenti che insegnano nei SSD dedicati “ai saperi specifici” nei rispettivi corsi di laurea, anche attraverso un aumento significativo delle borse di dottorato e delle borse post dottorato, al fine di favorire la formazione scientifica e la relativa produzione scientifica;

come intenda procedere nell’ambito dei concorsi pubblici per i diversi corsi di laurea, promuovendo le competenze specifiche e considerando la capacità professionale e la competenza scientifica come due fattori entrambi afferenti allo spirito accademico.

Leggi anche:

Corsi di Laurea Professioni Sanitarie: dati accesso ai CDL e programmazione posti A.A. 2020-2021.

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