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Lockdown alle porte: sconsigliato lasciare il proprio comune di residenza. Urgono Infermieri e Medici.

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Diventa allarmante la nuova fase della Pandemia da Coronavirus in Italia. Il lockdown è alle porte, per ora è sconsigliato lasciare il proprio comune di residenza. Servono Infermieri e Medici.

La bozza del nuovo DPCM del premier Giuseppe Conte parla chiaro. Siamo ad un passo dal lockdown nazionale. La serrata generale è ormai alle porte, anche se al momento chiuderanno solo alcune regioni tra cui Lombardia, Campania, Lazio, Sardegna e Calabria. Senza dimenticare eventuali chiusure in Veneto, Toscana, Liguria ed Emilia Romagna.

Urgono Medici e Infermieri, soprattutto nei Pronto Soccorso, ormai invasi per il Covid.

I Medici e gli Infermieri della società scientifica SIMEU hanno lanciato l’allarme: manca il personale sanitario nei Pronto Soccorso, che sono presi d’assalto e che presto non resisteranno alla recrudescenza della Pandemia da Coronavirus.

“La situazione nei Pronto soccorso (Ps) è drammatica, con fortissime criticità in tutte le Regioni.  I Ps, in questi giorni, sono presi d’assalto da pazienti con sintomi da Covid-19 e ci sono file di ambulanze in attesa”. Lo afferma all’ANSA il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) Salvatore Manca. I reparti Covid, racconta, “sono pieni ed i Ps stanno diventando un ‘parcheggio’ per questi pazienti anche per 3-5 giorni. Stiamo assistendo tutti ma mancano medici e infermieri. Non ce la facciamo più a reggere”.

Aspettando il lockdown, ecco cosa cambierà con il nuovo DPCM di domani.

“A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00.”. E’ quanto prevede una bozza del Dpcm in via di definizione,  a cui sta lavorando in queste ore il governo.

Nella bozza di prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. E’ consentita fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Ecco alcune delle nuove misure a cui sta lavorando il governo. Le nuove misure anti-Covid entreranno in vigore dal 25 ottobre. Nel testo, invece, non è individuato il lasso di tempo per il quale le misure saranno valide. Nella bozza, infatti, è indicato il mese di novembre ma non è segnato il giorno. Il possibile stop a ristoranti e bar dopo le 18 decorrerà, invece, da lunedì 26 ottobre.

Raccomandato non spostarsi dal proprio Comune.

Secondo quanto prevede il testo, in via di definizione, “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Stop a teatri, cinema, casinò.

“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”, sempre secondo quanto prevede la prima bozza del Dpcm

Scuola, primo ciclo resta in presenza.

L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.

Possibile chiusura delle piazze dalle 21.

“Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. E’ quanto prevede la prima bozza del Dpcm a cui sta lavorando il governo. La bozza con le nuove misure anti-Covid, si precisa dal governo, è in via di definizione e potrebbe subire ulteriore cambiamenti.

Speranza convoca il Comitato Scientifico per decidere sul da farsi.

Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza – come riferisce l’ANSA – ha convocato per il pomeriggio il Comitato tecnico scientifico. La riunione con gli esperti che dovrebbero analizzare le possibili nuove misure per frenare la crescita dei contagi.

E’ stabile l’aumento dei contagi da Covid in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 19.644 i nuovi casi individuati nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’emergenza che ha superato i 500mila contagiati (504.509). I tamponi effettuati sono 177.669, circa 4.300 meno di ieri. In aumento invece l’incremento delle vittime, 151 in un giorno (ieri erano 91) che portano il totale a 37.210.

Per ritrovare un incremento delle vittime così alto bisogna tornare indietro di cinque mesi, al 21 maggio, quando furono 156. Dal bollettino del ministero della Salute emerge poi che è ancora la Lombardia ad avere il maggior incremento, con 4.956 nuovi casi in 24 ore, mentre altre sette regioni fanno segnare oltre mille casi: Piemonte (+1.548), Campania (1.718), Veneto (1.729), Lazio (1.687), Toscana (.1526), Emilia Romagna (1.180), Liguria (1.035). Ancora in salita il rapporto tra nuovi casi e tamponi effettuati: è all’ 11,05%.

In Campania frenata contagi, ma con meno tamponi – Sono 1.718 i nuovi casi di Covid in Campania, su 12.530 tamponi processati: ieri l’Unità di crisi aveva comunicato ben 2.280 contagi, nuovo record regionale, ma con 15.801 tamponi eseguiti. Dei casi odierni, 58 sono i sintomatici. Otto le nuove vittime, decedute tra il 21 e il 23 ottobre, e 42 i guariti. Torna a respirare la situazione ospedaliera grazie all’attivazione di nuovi posti letto Covid in degenza ordinaria: ora sono 1.500, di cui 1.118 occupati. In terapia intensiva 105 posti occupati su 227.

Con 32.749 tamponi effettuato è di 4.956 il numero di nuovi positivi registrati in Lombardia con una percentuale del 15,1%. Sono 213 i ricoverati in terapia intensiva (+29); mentre 2.153 i pazienti negli altri reparti (140 più di ieri). E’ di 51 il numero di deceduti il che porta il totale a 17.210.

Intanto il Premier Giuseppe Conte annuncia: lockdown se i casi non diminuiranno.

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