“Alla fine tanto tuonò che piovve… Non si può certo dire che le dimissioni del Vicepresidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti giungano inattese, forse solo un po’ tardive rispetto a quanto tutti ormai si aspettavano e immaginavano”.
Lo dichiara Elisabetta Strada, Consigliere Regionale dei LCE il Gruppo Lombardi Civici Europeisti –
Gravi le dichiarazioni
fatte in fase di dimissioni non solo sulla fiducia venuta a mancare nel rapporto diretto col Presidente Attilio Fontana, ma soprattutto la denuncia che “questa amministrazione non risponde più agli interessi dei cittadini lombardi”.
Era evidente da tempo
che i due non avrebbero potuto rimanere ancora seduti vicini tra i banchi della giunta. Stanno addirittura cambiando la legge regionale sull’indizione delle data delle elezioni per disinnescare il rischio che la ormai ex vicepresidente Moratti potesse disturbare la ricandidatura del governatore.”
Ed è proprio in queste dinamiche interne
al centrodestra – continua Strada – dove a contare sembrano solo equilibri di potere, poltrone e cariche, che emerge a nostro giudizio come la Regione Lombardia non sia in grado di affrontare e garantire una buona gestione del sistema sanitario lombardo, la competenza principale e quasi unica della Regione, il vero nodo della questione: dopo l’ex assessore Gallera che ha pagato la clamorosa e purtroppo tragica inefficienza regionale nell’affrontare la pandemia, la Regione perde il secondo assessore alla sanità nella stessa legislatura (oltre a un cambio di 3 DG del Welfare).
E lo perde
nel momento meno opportuno: ci sono le Case di Comunità da aprire, le liste di attesa infinite e umilianti, le difficoltà dei Pronto Soccorso, la carenza cronica di medici, infermieri e personale sanitario, le politiche pressoché assenti in tema di disagio e dipendenze. Insomma, un elenco lungo e ben noto”.
Ora Letizia Moratti abbandona la nave
era solo questione di tempo – prosegue – vedremo cosa farà da qui ai prossimi giorni, Intanto la sanità lombarda ha bisogno di risposte urgenti e non più differibili, ha bisogno di rimettere al centro le persone e non i giochi politici della maggioranza.
Le elezioni si avvicinano. Anche questo serva da monito” conclude.