È deprimente per qualsivoglia cittadino del Lazio venire a conoscenza della chiusura, oramai dal 20 luglio scorso, del reparto di radioterapia e dell’oncologia in quello che dovrebbe essere il Policlinico più importante d’Italia o per lo meno del centro Italia.
Constatiamo con stupore che lunedì è stata inaugurato il centro senologico integrato dell’Umberto I, che, a detta dell’assessore alla sanità laziale Alessio D’amato e del direttore generale Fabrizio D’Alba, mette a disposizione delle donne un servizio in cui i diversi aspetti della cura sono gestiti in maniera coordinata e offerti in un unico percorso, attraverso l’apertura di un poliambulatorio in un unico centro, l’Eastman.
È quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma che vuole porre ancora l’accento sulla realtà fondante.
“Ci spiace contraddire ancora una volta l’assessore e il direttore generale, ma il centro aperto non offre quello che promette. Infatti, il trasferimento del Centro senologico dal Policlinico Umberto I all’Eastman non rispetta i dettati delle normative regionali sui requisiti che deve avere un centro senologico.
Lo stesso DCA n. 38/2015 prevedeva un Centro Senologico presso l’azienda Policlinico Umberto I che è stato attivato a suo tempo dall’allora manager Domenico Alessio con la deliberazione n. 553/2016. Nel DCA n. 38/2015 si dispone a pag. 10 dell’allegato parte integrante del DCA ciò che deve garantire un centro senologico”.
“Piuttosto è evidente dalle linee guida che il centro deve garantire la radiologia, e dove potrà eseguire una mammografia o una RM mammella presso l’Eastman una paziente? Al Policlinico Umberto I e non all’Eastman? – domanda a chiare note Fials.
Ci risponda l’assessore e il direttore generale. Il Centro deve garantire la Chirurgia Senologica e dove la paziente, quindi, potrà fare la biopsia della lesione sospetta alla mammella, dove la paziente potrà essere operata per mastectomia?
Al Policlinico Umberto I e non all’Eastman? Rispondano le Istituzioni. l’Assessore e il Direttore Generale. E ancora il Centro deve garantire la Medicina nucleare e dove la paziente potrà eseguire la biopsia del linfonodo sentinella con la tecnica Roll? Al Policlinico Umberto I e non all’Eastman? Altre domande che non trovano risposte”.
“In definitiva cosa è stato inaugurato? Chiediamo nuovamente – conclude la nota della Segreteria provinciale FIALS – come mai la clinica odontoiatrica dell’Università Sapienza non sia stata trasferita ancora nel Presidio Eastman onde rispettare il lascito e il DCA regionale, mentre vengono trasferiti all’Eastman Day Hospital e strutture ambulatoriali che nulla hanno a che vedere con le cure odontoiatriche, in palese violazione degli accordi internazionali tuttora vigenti.
Aspettiamo un confronto pubblico sia con l’assessore che con il direttore generale e chiarezza d’intenti”.