“Senza assunzioni si rischia il collasso del sistema e la tenuta dei servizi. Si intervenga subito altrimenti è a rischio la salute dei cittadini. L’incontro del 5 ottobre scorso con Giani non ha prodotto i risultati attesi nonostante la gravità del problema” sottolineano Nicola Burzio, Segretario Generale di CISL FP Firenze Prato e Andrea Ferrini, Segretario con delega alla Sanità.
“Come ha ricordato il nostro Reggente Regionale Mauro Giuliattini, nemmeno la proclamazione dello stato di agitazione ha portato la Regione a cambiare rotta, come chiediamo da mesi, sul comparto sanità che versa in condizioni precarie.
La carenza di organico – aggiungono – è ormai cronica, incontrollata e senza un intervento rapido si rischia il collasso e conseguenze gravi per la tenuta dei servizi mettendo a rischio la salute di tutti noi.
La CISL FP Firenze Prato – annunciano Burzio e Ferrini – non solo non tornerà indietro sullo stato di agitazione ma alzerà il livello della nostra azione fino a quando non ci sarà quell’inversione di rotta che ci chiedono i Lavoratori”.
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