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Infermieri sospesi, a rischio le prestazioni assistenziali in Toscana e nel resto d’Italia.

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La CGIL di Firenze scende un campo per lanciare l’allarme: “troppi Infermieri sospesi perché no-vax, a rischio l’assistenza e il benessere dei cittadini”.

“Le mancate assunzioni, sommate alle sospensioni del personale non vaccinato, stanno mettendo a rischio alcuni servizi all’ospedale di Careggi”. A farsi sentire con veemenza è Michele Tortorelli della CGIL Funzione pubblica di Firenze che parla apertamente di “situazione preoccupante”.

Ciò diventa più pesante in un momento in cui, arrivati a buon punto i vaccini, si auspicava un progressivo ritorno alla normalità e, anzi, un incremento dei servizi per recuperare i ritardi e le lunghissime liste d’attesa. E’ quanto riferisce la Nazione.

La dura presa di posizione della FP CGIL.

“Non essendo stata rispettata la delibera aziendale che avrebbe previsto l’assunzione di 210 infermieri per sopperire al turnover, ma anche a causa delle carenze croniche di personale, delle malattie lunghe e infine delle sospensioni del personale del comparto non vaccinato, molte attività sono in sofferenza e alcuni servizi sono a rischio” – spiega Tortorelli.

A ora, spiegano sempre i sindacati, gli infermieri sospesi perché non in regola con l’obbligo di vaccinazione sono 31, ma si teme che il numero possa aumentare e sommarsi presto a quello degli Oss che, non essendo iscritti a un Ordine e non avendo quindi Pec, devono essere raggiunti tramite raccomandata. Una procedura che ha allungato i tempi e che permetterà il completamento delle sospensioni solo nelle prossime settimane.

“Al Centro trasfusionale di Careggi, punto nevralgico per l’attività chirurgica dell’ospedale – spiega ancora la Cgil – da 12 infermieri si è passati a settembre a 5, che non bastano per l’attività ordinaria. Per questo, a chi è presente viene spesso chiesto di allungare il turno. Una situazione che porta inevitabili disservizi: la scorsa settimana è stato rimandato qualche intervento chirurgico perché mancavano le scorte di sangue”. Ma carenze di personale e conseguenti disagi nell’assistenza, secondo il sindacato, si registrano anche al reparto di radioterapia, dove sarebbero saltati 5 letti, e al reparto dialisi. “La situazione era già critica e ora sta peggiorando per il blocco delle assunzioni – continua Michele Tortorelli -. L’Aou Careggi ha fatto una programmazione chiedendo alla Regione di avere un centinaio di infermieri anche in vista di nuovi servizi come l’apertura del Blocco F, ma non sono arrivate risposte. Siamo preoccupati: la Regione deve sbloccare le assunzioni per evitare ricadute su qualità e quantità dell’assistenza”.

La Cgil preme soprattutto sui tempi, anche in considerazione delle lungaggini burocratiche. “Basti pensare – spiegano – che serve almeno un mese tra la nomina di un infermiere e averlo operativo”.

La risposta dell’Ospedale Careggi di Firenze.

“Rassicuriamo i cittadini sulla continuità delle attività chirurgiche rispetto al numero di risorse di personale ora in servizio al Centro Trasfusionale precisando che eventuali rimodulazioni potrebbero verificarsi, come è già avvenuto in passato, per improvvise carenze di plasma, rischio ormai sempre più presente a causa della riduzione delle donazioni di sangue e in generale nei mesi estivi. Sono in atto le procedure interne per l’assegnazione di ulteriore personale a supporto del servizio trasfusionale in questa fase transitoria che si concluderà a breve con il rientro dalle ferie di tutti degli operatori impegnati nel servizio. In generale l’Azienda ha predisposto un piano per l’acquisizione di 210 infermieri da assegnare alle varie attività, come l’attivazione di nuove strutture e a copertura del turnover” – spiegano dall’azienda universitario-ospedaliera Careggi di Firenze.

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