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giovedì, Marzo 28, 2024
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Infermieri precari. Nursing Up: “ora basta, a rischio piano vaccini anti-Covid”.

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Sanita’, Nursing Up De Palma: «Riflettori accesi sul mondo degli infermieri. Non lasciamoli soli, non ingabbiamoli in un precariato che rischia di far diventare fallimentare, sul nascere, anche il decisivo piano dei vaccini. A discapito della salute dei cittadini, a discapito della battaglia decisiva, quella che bisogna vincere, contro il virus».

Il Presidente del Sindacato insiste: «Investiremo fiumi di denaro nei prossimi giorni su agenzie esterne che dovranno assumere con contratti a termine gli infermieri. Perchè questo Governo, ci domandiamo, ha scelto la strada più tortuosa? Perchè nessuno ha pensato di chiedere prestazioni aggiuntive a chi fa già parte del SSN e che non e’ impegnato in prima linea? Non hanno nemmeno provato a proporre prestazioni aggiuntive in busta paga per chi già fa parte del sistema. Siamo così sicuri che, anche se arriveranno fiumi di domande, non ci saranno nello stesso tempo migliaia di rifiuti come accaduto nei concorsi nazionali in Veneto e nelle Marche? Proseguendo lungo la strada dei​ co.co.co. e delle prestazioni con partita iva risolveremo davvero, una volta per sempre la battaglia, contro il virus? Intanto gli infermieri italiani continuano a infettarsi. Oltre mille nelle ultime 48 ore!»​

​«Ci perviene in queste ore la notizia che la Commissione Bilancio della Camera avrebbe sbloccato i fondi, si legge sul sito del Governo, per l’assunzione di 12mila infermieri per mettere in atto la tanto attesa campagna vaccinazioni. Niente altro che una pezza raffazzonata. L’ennesima​ sberla ad una categoria quale quella degli infermieri, che continua ad infettarsi, giorno dopo giorno, nell’inferno degli ospedali. Alla fine questo Governo, assegnando l’incarico di miseri contratti di 9 mesi alle famose agenzie esterne che dovranno aggiudicarsi l’ormai celebre bando voluto dal Commissario Arcuri, si svincolerà ancora una volta da qualsiasi responsabilità diretta, favorendo l’ennesimo percorso di precariato.​

Da giorni denunciamo il rischio che con un bando del genere, continua De Palma, possa riproporsi​ quanto denunciato nei giorni scorsi anche dalla super manager della sanità veneta, Patrizia Simionato. Ovvero che su oltre 4mila domande pervenute, in relazione alle offerte di contratti​ co.co.co​ e con partita iva della Regione, ci sarebbero stati oltre 4mila rifiuti. In pratica gli infermieri fanno sì pervenire le domande, soprattutto i colleghi gia’ precari, ma all’ultimo momento, come in questo caso, di fronte alla prospettiva di lavorare nelle aree covid e continuare a rischiare la vita come precari, preferiscono addirittura in certi casi la disoccupazione. Non vorremmo che ciò accadesse anche con il tanto decantato piano vaccini di Arcuri».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, denuncia l’ennesimo salto nel vuoto di questo Governo.

«Sbloccano i fondi per le assunzioni, hanno il coraggio di chiamarle così, ma si tratta di miseri contratti di nove mesi. E​ poi cosa fanno? Mettono gli infermieri che avranno presentato domanda nelle mani di agenzie esterne, spendono fiumi di denaro per sostenere aziende a cui affideranno l’onere dei contratti. Poi, come scarpe vecchie che non servono più, gli infermieri dopo 9 mesi torneranno a casa. Il timore reale è che si verifichi quanto sta accadendo in Veneto.

Il Presidente del Nursing Up rilancia l’ennesimo appello del sindacato a non lasciare soli gli infermieri italiani in questo momento ancora piu’ delicato, in cui mentre si abbassa la curva dei contagi, continuano ad aumentare, paradossalmente, gli operatori che si ammalano nelle corsie:

«Siamo noi, in questo momento, più che mai, il perno della sanità italiana. Non smetteremo mai di ripeterlo.​

Nelle ultime 48 ore 1702 operatori sanitari si sono infettati (dati istituto superiore sanità). Di questi, stando alla percentuale Inail, almeno l’80 per cento sarebbero infermieri.​

Continueremo a dire, all’infinito, che non possiamo offrire contratti da precari a chi, nel momento più difficile, deve mettere in gioco la propria professionalità per vincere la battaglia decisiva

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