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Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari riceveranno aumenti stipendiali.

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Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari Romagnoli riceveranno aumenti stipendiali.

Firmato l’accordo integrativo del comparto sanità tra Ausl Romagna, Cgil, Cisl e Uil. La FIALS non firma e parla di danno immane per i lavoratori.

Per la triplice sindacale della Romagna gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici, le Ostetriche, gli Operatori Socio Sanitari e i Professionisti Sanitari possono dormire sonni tranquilli. “Traguardo raggiunto” – dicono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che mercoledì’ 13 marzo 2019 ha sottoscritto l’accordo integrativo 2019 del comparto sanità e che ha realizzato gli obiettivi fissati dalle tre organizzazioni. Non firma l’accordo il sindacato delle autonomie locali e della sanità FIALS.

Si è data applicazione ad importanti istituti introdotti dal nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro – spiegano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – ponendo le basi per realizzare quanto previsto nella nuova piattaforma rivendicativa che i sindacati confederali hanno presentato dopo la sottoscrizione del nuovo contratto nazionale, in coerenza con quanto realizzato negli anni precedenti  mantenendo come obiettivo l’armonizzazione dei principali istituti contrattuali in una ottica di valorizzazione, dei titoli, delle esperienze e dell’impegno dei circa 12000 dipendenti dell’Ausl della Romagna”, evidenziano le tre sigle sindacali.

Tra gli obiettivi raggiunti “l’attribuzione di ulteriori progressioni economiche orizzontali (PEO) a partire dal primo gennaio per circa 1150 lavoratori, portando ad un totale di 10500 le progressioni economiche conferite negli ultimi 4 anni; nel frattempo si raggiunge l’obiettivo di avere un unico livello di produttività su tutto il territorio aziendale”.

E’ stato concluso il confronto in merito al nuovo regolamento per la pesatura e l’attribuzione degli incarichi di funzione nel rispetto del nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro ed il relativo accordo di finanziamento di questo istituto che consentiranno di completare i processi riorganizzativi e di procedere alla valorizzazione omogenea delle centinaia di figure che ricoprono ruoli di responsabilità nella struttura aziendale.

Dall’intesa viene fuori “la previsione di una maggior valorizzazione dl lavoro notturno, per un impegno di circa 800.000 euro permette di contenere gli effetti negativi di una distorta interpretazione del Contratto Nazionale e del poco efficiente sistema di verifica sui turni indicato dalla regione, la cui applicazione, è stato concordato, sarà corretta anche da una multi-periodalità semestrale e sarà monitorata unitamente all’introduzione di eventuali modifiche ai turni concordate con i professionisti; e il riconoscimento, con arretrati da giugno 2018, dell’indennità di disagio degli Operatori Socio sanitari che lavorano nei reparti ad assistenza intensiva e sub intensiva, nonché agli Assistenti Sociali coinvolti nell’assistenza domiciliare; ed un impegno concreto a rivedere l’istituto della Pronta Disponibilità, sia funzionale che economico”.

E non è tutto, la firma prevede “l’individuazione delle tematiche da affrontare nei prossimi mesi tra cui: la definizione del percorso di sviluppo professionale del personale del ruolo sanitario nella categoria D/DS, finanziamento di progetti di miglioramento, omogeneizzazione dei regolamenti mensa missioni e part time, accordo sulle guide di tirocinio e uniformazione della percentuale di finanziamento del fondo alpi indiretta”.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl si dicono chiaramente soddisfatti del primo risultato, promettendo di “contribuire a delineare un assetto organizzativo che coniughi la soddisfazione professionale degli operatori e lo sviluppo di carriera a livelli assistenziali elevati”. 

Su posizioni completamente opposte il sindacato delle autonomie locali e della sanità FIALS, che all’incontro del 13 marzo 2019 non ha firmato l’accordo. Presenti all’appuntamento i rappresentanti sindacali Carla Bonvicini (segretaria FIALS Rimini), Massimiliano Giorgi (FIALS Ravenna) e Assunta Scigliano (FIALS Rimini), che hanno deciso di disertare le parti conclusive dell’incontro in netta divergenza con le decisioni prese da Ausl Romagna e Triplice sindacale. A dire di FIALS l’accordo valorizza in maniera spropositata chi già gestisce il potere tra i professionisti sanitari e penalizza ancora una volta la base, che riceverà da questa stipula solo le briciole.

 

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