Triplice: continuano le difficoltà
Triplice in grado di rappresentare Infermieri, Oss e Professionisti Sanitari nelle prossime sfide di contrattazione? In questi processi di rinnovo di contratto privato, emergono difficoltà che penalizzano pesantemente CGIL e UIL, a fronte di una CISL non all’altezza. Ne è convinto un componente della segreteria provinciale FP CGIL, che ci scrive molto preoccupato.
Gentili quotidiani,
Vi scrivo questa lettera perchè molto preoccupato della rappresentatività e vicinanza alle migliaia di lavoratori della sanità, in particolare quella privata.
Presentandomi posso dire di essere un componente di una segreteria provinciale CGIL Emiliana e di aver lottato per un lavoro nella sanità migliore dagli inizi anni ’90. In tutti questi anni non sempre abbiamo ottenuto vittorie e altre volte abbiamo dovuto cedere di un passo per acquisirne tre alla contrattazione successiva. Questo è fare sindacato, questo è fare il bene di chi ogni giorno lavora e crede nel suo lavoro.
Nonostante i tentativi di sindacati minori di spostare l’opinione pubblica verso di sè, non sempre in modo corretto e mai in maniera elegante, vedo in questi ultimi mesi un nuovo vigore che anima il nostro sindacato. Senza che sia preso per elogio interessoso, devo fare i complimenti alla segretaria Serena Sorrentino che sta riorganizzando il sindacato con nuove infusioni di grinta e identità.
La domanda che però vorrei porle pubblicamente è quella che tantissimi iscritti e simpatizzanti rivolgono a noi del territorio:
siamo sicuri che in questo momento i nostri alleati UIL e CISL siano davvero una risorsa?
A mio avviso, le ultime elezioni RSU e le ultime attività sia del segretario Librandi sia di moltissime segreterie provinciali e aziendali di mia conoscenza possono confermare nella UIL un alleato valido, attivo, con molte cose da dire e molta aderenza di rappresentatività.
La CISL invece sta lasciando tutti piuttosto perplessi: moltissimi ex simpatizzanti CGIL della nostra provincia hanno reso la tessera nell’ultimo biennio additando la nostra attività come “annacquata” dal continuo percorso assieme. Il segretario Petriccioli è molto abile nel muoversi a livello nazionale ma durante il suo mandato la CISL ha difatti perso identità, aderenza e spontaneità di aggregazione, finendo per spaccare la sua base. Almeno è questo quello che è osservabile e, fidatevi, non è soltanto opinione mia.
La mia non vuol essere una critica nei confronti del prossimo, tutt’altro vuol essere il lancio di una proposta che guardi al futuro: viaggiare insieme ci ha reso forti, univoci e spesso vittoriosi. Ma non è forse il momento di tornare singoli per condividere le battaglie e gli obiettivi comuni senza “annacquarci”?
Grazie per l’attenzione,
Un compagno