Accade a Bologna, ma la problematica riguarda tutta l’Italia. Protesta Alfredo Sepe della FIALS.
In arrivo un’Estate Calda al Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, dove Infermieri, Infermieri Pediatrici, Professionisti Sanitari e Operatori Socio Sanitari rischiano le ferie. Lo ribadisce al quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it il segretario provinciale della FIALS dell’hinterland bolognese, Alfredo Sepe, che parla di effettivo rischio per le tre settimane di ferie consecutive per il personale dipendente. Qual è il motivo? Scopriamolo assieme.
“La causa essenziale è la carenza di operatori; infatti scarseggiano le assunzioni di personale, soprattutto a tempo indeterminato, nonostante sia attiva una graduatoria di infermieri e OSS con disponibilità di circa 1000 unità, pronte a prendere servizio” – spiega Sepe.
“Si registra un aumento esponenziale dei carichi di lavoro, doppi turni e rientri sul riposo; e soprattutto le attese dei cittadini in Pronto Soccorso continuano ad essere il tallone di Achille del policlinico. – aggiunge il sindacalista FIALS – Aumentano le forme di flessibilità del lavoro, contratti ”atipici” ( + 60 tra infermieri e Oss) in questo modo si danneggia la continuità assistenziale, di conseguenza il benessere organizzativo e la qualità delle prestazioni clinico assistenziali a favore dell’utenza. Le criticità maggiori si registrano di notte, dove il PS è carente di Oss, dulcis in fundo mancano tecnici di radiologia d’urgenza ( anche qui c’e’ una graduatoria aperta). Se non riceveremo risposte certe dell’Azienda, ed assunzioni immediate, saremo costretti a denunciare all’ispettorato del lavoro”.
Cosa accadrà?