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giovedì, Marzo 28, 2024
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Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie prigionieri delle Aziende: i nulla osta per i trasferimenti non sono stati ancora concessi.

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Il Movimento Giovani FIALS scende in campo in difesa di Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie prigionieri delle Aziende: con la scusa del COVID-19, i nulla osta per i trasferimenti non sono stati ancora concessi.

Il Movimento Giovani Fials chiede tempi più celeri per il rilascio dei nulla osta in uscita da parte delle aziende.

Nella fattispecie chiede di:

  • definire i tempi di rilascio dei nulla osta in uscita per gli oss che hanno partecipato alla procedura prevista dal bando di mobilità volontaria indetta dall’Asl di Salerno;
  • fornire in linea generale maggiore attenzione alle procedure di mobilità, ivi inclusa quella per compensazione.

Il Movimento Giovani Fials vuole liberare i lavoratori dalla prigionia dei lunghi tempi di viaggio affrontati ogni giorni prima e dopo il turno lavorativo!!

Oggi, ai tempi del Covid-19, è ancor più evidente la situazione creatasi in seguito alla “stretta di cinghia” da parte dei governi con le spending review e se alcune aziende sono costrette a non assumere e quindi a “bloccare” i dipendenti, altre, principalmente del centro/sud, sono obbligate ad assumere personale per risolvere l’ormai cronica carenza che anno dopo anno ha portato la sanità al collasso: è questo uno dei problemi che da tempo divide in due l’Italia e che la pandemia ha gravato.

Secondo il nuovo CCNL i criteri che devono essere necessariamente inseriti nei *bandi di mobilità* pubblicati dalle aziende sono:

  • Rispetto della categoria e del profilo professionale dei dipendenti in relazione al posto da coprire;
  • Indicazione delle procedure e dei criteri di valutazione;
  • Possibilità di partecipazione consentita a tutti i dipendenti in possesso dei requisiti di esperienza e competenza indicati nel bando;
  • La mobilità non comporta l’inizio di un nuovo rapporto di lavoro;
  • Il fascicolo personale segue il dipendente trasferito
    Fermo restando che l’attivazione della mobilità richiede il consenso dell’azienda di appartenenza (nulla osta), la partecipazione al bando può avvenire anche senza il preventivo assenso della stessa.

La MOBILITÀ sembrerebbe quindi concretizzabile per i colleghi che dopo tanti sacrifici vogliono ritrasferirsi nelle proprie città di origine e/o porre fine ai pendolarismi quitidiani ma “osteggiata” da alcune aziende.

Sono vari gli operatori socio sanitari dipendenti dell’azienda Cardarelli ad aver partecipato alla procedura prevista dal bando dell’Asl di Salerno che lecitamente si chiedono come mai non sia ancora stata individuata una data ufficiale per il rilascio dei nulla osta in uscita che permetterebbe loro finalmente di “liberarsi dalla prigionia” delle trasferte quotidiane.

Non va inoltre dimenticata la graduatoria del concorso del Cardarelli che conta ancora tantissimi OSS idonei in attesa di essere immessi in servizio e che, con un ulteriore scorrimento della graduatoria, potrebbero, perché no, essere collocati nei “posti” lasciati vacanti dal personale in uscita.

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