Sono lunghi i tempi per il riconoscimento della Indennità di Specificità Infermieristica. Lo denuncia Bottega (Nursind).
Per ora non arriverà alcun aumento sostanziale di stipendio per gli Infermieri italiani. La cosiddetta Indennità di Specificità Infermieristica resta solo una chimera, nonostante sia passato quasi un anno dallo stanziamento dei finanziamenti statali all’uopo. Arriva la protesta di Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind.
Qualche settimana fa fu Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi a lanciare il suo appello ai parlamentari italiani.
Mangiacavalli (FNOPI): “il Governo riconosca area di indennità di specificità per gli Infermieri”.
“Oggi sono stati fatti passi avanti in tema di relazioni sindacali e lavoro agile, tuttavia manca ancora molto lavoro, e per la chiusura del contratto non si prevedono tempi brevi. Si allungano quindi i tempi di erogazione dell’indennità di specificità infermieristica, a quasi un anno dallo stanziamento delle risorse nella nelle di bilancio”. È quanto riferisce agli organi di informazione Andrea Bottega, segretario Nazionale NurSind.
Lo sfogo del sindacalista arriva al termine del tavolo contrattuale intercorso con l’ARAN relativamente al rinnovo del CCNL Comparto Sanità. Presenti all’incontro tantissime altre sigle sindacali. Nello specifico si stava discutendo del Titolo VI – Lavoro Agile.
Il sindacato NurSind ha ravvisato un “metodo di discussione e revisione del contratto, ordinato ed approfondito, evidenzia per l’ennesima volta l’urgenza di dare un segnale concreto al personale della sanità che chiede un riconoscimento economico al più presto”.
Oggi a distanza di quasi due anni dall’avvento della Pandemia Covid si sta chiedendo agli infermieri di sopperire alle carenze, di fare doppi turni e di rinunciare ai riposi nel nome della lotta al Coronavirus. In cambio non si offre nulla, se non la solita pacca sulla spalla in senso di ringraziamento o, come dicono in molti, di vera e propria presa in giro.
Numerose richieste del NurSind sono state prese in considerazione, ma nulla finora si è deciso in merito all’indennità specifica infermieristica, “per la quale sono stati stanziati 335milioni di euro, in sede di legge di Bilancio 2021, e la cui erogazione, stabilita a partire da gennaio 2021, è legata, così come recita il relativo articolo 66, al rinnovo del CCNL comparto sanità mentre per il personale medico è già stata erogata direttamente e mensilmente da gennaio 2021”.
“I tempi necessariamente lunghi del contratto impediranno agli infermieri di ottenere nel 2021 l’indennità di specificità infermieristica, attesa ormai da un anno. Per tale motivo avevamo proposto ad inizio lavori un contratto da firmare entro il 2021 e una coda contrattuale per terminare con calma gli aspetti più delicati dell’ordinamento professionale. La proposta non è stata accolta per cui, a questo punto, chiederemo di erogarla per legge scorporandola dal rinnovo del CCNL, come avvenuto per i medici” – è il commento finale di Bottega.
Cosa decideranno di fare il Governo Draghi e l’Aran non ci è dato sapere, fa specie però sentire continui elogi agli Infermieri da parte dello stesso primo ministro e del ministro della salute Roberto Speranza che poi non si traducono in fatti concreti: riconoscimenti professionali, di carriere e soprattutto economici.
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