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venerdì, Aprile 26, 2024
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Inaugurata la prima “Casa della Comunita”: bellissima ma per farla volare serve altro…

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Strada (LCE): “Ero all’inaugurazione della prima Casa della Comunità di Milano, in via Rugabella. Bellissima, ma, per farla volare, occorre dare un ruolo più ampio ai servizi sociali territoriali, accelerare l’integrazione informatica con gli ospedali e aggiungere la gestione della salute mentale, attualmente assente”.

“Ieri – dichiara Elisabetta Strada (Consigliere regionale Lombardi Civici Europeisti- ho partecipato all’inaugurazione della prima Casa della Comunità, situata in via Rugabella a Milano.

Il vecchio poliambulatorio è stato risistemato e ristrutturato per diventare una Casa della Comunità, la prima delle 24 previste a Milano e delle 118 previste nell’intera Regione dalla Legge 187, la riforma della legge sanitaria lombarda appena varata dalla Giunta regionale.”

“Veramente bellissimi gli spazi e la struttura – commenta la Consigliera civica- bella anche l’idea della medicina territoriale e considero molto positiva la presenza già operativa degli infermieri di comunità.

Tuttavia, per far prendere il volo a questa CdC e farla funzionare in maniera davvero efficace, occorrono alcune integrazioni a mio avviso importanti:

A) Via Rugabella dipenderà da ASST Nord Milano (che arriva fino alla zona di Sesto San Giovanni o di Cinisello Balsamo) ma ci hanno comunicato che ci sarà un collegamento della CdC con le strutture ospedaliere territoriali. Ritengo molto importante accelerare il più possibile questa integrazione di ospedale e territorio, iniziando dall’individuazione di un ospedale di riferimento, per esempio il Policlinico, che dista pochi metri, e accelerando con la rete informatica ospedaliera (per esempio per la consultazione delle cartelle cliniche).

B) Inoltre, occorre dare più spazio e ruolo ai servizi socio-sanitari territoriali, che rappresentano il vero nesso tra il grande ospedale e il territorio, ma al momento hanno spazi e risorse un po’ risicati. È invece di fondamentale importanza aumentare la rilevanza di questi servizi, che rappresentano il tessuto principale della medicina di territorio.

C) Infine – conclude la Consigliera- occorrerebbe includere il servizio di salute mentale, che al momento non è previsto. Si tratta infatti di un aspetto fondamentale nella presa in carico dei pazienti cronici; è uno dei servizi fondamentali per realizzare la cosiddetta integrazione socio-sanitaria, aspetto fondamentale per una medicina territoriale realmente efficace.

Così dichiara Elisabetta Strada, Consigliera regionale dei Lombardi Civici Europeisti.

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