Intervento del Sindacato Medici Italiani (SMI)
“Non è più rinviabile mettere mano alla qualità del percorso della formazione per i medici attraverso l’istituzione della specializzazione in medicina generale, a fronte della precarietà della professione e in presenza dell’alto tasso di disoccupazione delle nuove leve mediche” – ha dichiarato Fabrizio Salemi, del Settore Formazione dello SMI. “Per lo SMI sono obiettivi prioritari: l’aumento del numero di contratti e la possibilità per le nuove generazioni di medici, in possesso del corso di formazione in medicina generale, di accedere agli incarichi a tempo indeterminato. Per fare fronte alla carenza dei medici ci aspettiamo dal Governo un provvedimento che da subito aumenti, considerevolmente, il numero delle borse di studio per la medicina generale e per scuole di specializzazione”, aggiunge.
“Nel nostro paese è la Costituzione che prevede il diritto alla salute, di conseguenza vi è necessità di dover assicurare l’erogabilità di un servizio indispensabile per il SSN, quello di medicina generale. Per superare lo stallo venutesi a creare in medicina generale per l’ insufficienza di medici formati e in virtù delle necessità delle varie regioni, si potrebbero realizzare le condizioni per i medici precari per una loro stabilizzazione, facendoli accedere ai corsi di formazione” – continua, ancora, Salemi.
“Per noi dello SMI è prioritario dare precedenza ai giovani medici che hanno scelto il corso di formazione; solo qualora questi non dovessero essere sufficienti in numero tale d’assicurare il servizio, si potrebbe favorire l’accesso al corso di formazione per i medici precari.Su questi temi saremo impegnati, in tutto il Paese, per la piena valorizzazione della professione medica, per creare nuovi sbocchi occupazionali per i giovani medici, per valorizzare tutte le potenzialità del Servizio Sanitario Nazionale e per garantire alle colleghe che frequentano il corso di formazione la tutela della maternità” – conclude l’esponente del Sindacato Medici Italiani.