La segreteria generale della FISI, attraverso il proprio segretario generale Rolando Scotillo, ha chiesto alle forze politiche parlamentari di maggioranza che, con il nuovo Governo, si inizi un percorso di “pacificazione” con i cittadini, gli operatori sanitari ed i lavoratori.
Gli stessi che – per libera scelta – non si sono sottoposti alla inoculazione obbligatoria ed all’obbligo di indossare le mascherine oltre il 15 di giugno e che – per tali motivi – sono stati sospesi, radiati, licenziati e/o multati.
Infatti, l’obbligo alla inoculazione sierica, le sospensioni, le radiazioni e le multe si basavano sul fatto che la vaccinazione contro il Covid 19 impediva la trasmissione del virus, circostanza questa ampiamente smentita dalla stessa PFIZER in occasione della audizione in Commissione di inchiesta Parlamentare Europea sul Covid 19.
Ciò anche ai sensi
del considerando 36 del regolamento europeo 953/21 che testualmente recita che è “necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate», per motivi medici, pratici o per scelta.”
La segreteria generale
della FISI conclude “Auspichiamo che il nuovo Governo dia un segnale di distensione e tenda la mano ai cittadini in un momento in cui, al di là di ogni emergenza, stanno emergendo fatti molto gravi che fanno riflettere seriamente su di un obbligo inutile imposto per una isteria collettiva.