Infermieri, Ostetriche, OSS e Professioni sanitarie chiamate a scendere in piazza e a scioperare. La Fials minaccia di paralizzare la sanità bolognese. Basta demansionamento e sfruttamento dei lavoratori.
La Fials di Bologna e di Imola scende in piazza e sciopera minacciando di bloccare e paralizzare la sanità pubblica e privata. Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche/i, Operatori Socio Sanitari e Professioni Sanitarie chiamate a scioperare il 15 gennaio 2020 e a scendere in piazza sotto le due torri per il 18 gennaio.
L’iniziativa della Fials, si legge in una nota del sindacato, è finalizzata a convincere le aziende pubbliche e private bolognesi e imolesi a smetterla di demansionare o super-utilizzare il personale sanitario e socio sanitario per fare fronte ad una presunta crisi che non c’è.
A guidare sia lo sciopero sia la manifestazione di piazza sarà il segretario provinciale Alfredo Sepe con i delegati aziendali.
Gli stipendi sono da fame, si lavoratori viene continuamente chiesto di saltare i riposi o di fare turni al limite del sopportabile umano. Non ci sono i dovuti riconoscimenti professionali e le competenze avanzate sono solo una chimera. Le promozioni, al contrario, sono ad appannaggio dei soliti noti.
Per questo Sepe e la Fials fanno appello a tutti gli iscritti e ai simpatizzanti a non mancare, come pure invitano gli scontenti appartamenti alle altre sigle sindacali ad aderire alle due iniziative nell’interesse collettivo di tutti.
Con operatori meno stanchi e più concentrati nell’assistenza si può garantire quella qualità delle cure che da tempo viene ventilata dalla politica e dalle dirigenze, ma che in realtà non c’è.