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FIALS sul Regolamento erogazione RAR 2022: palesi vizi formali.

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A parere del gruppo Dirigente FIALS, il provvedimento adottato, appare affetto da palesi vizi formali e sostanziali che potrebbero implicare la richiesta di nullità dell’accordo sottoscritto dalla RSU e le sigle sindacali CGIL–UIL e FSI.

Osservazioni
di merito sul promemoria dell’incontro delegazione trattante del 12/06/2022. Proposte dalla segreteria provinciale della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità della provincia di Bergamo.

Pur tuttavia

per senso di responsabilità e rispetto della collettività lavorativa, abbiamo deciso di trasmettere la presente nota al termine dell’iter di esecutività dell’atto deliberativo di recepimento dell’accordo medesimo.

Ciò è espressamente riferito

alla valutazione dei criteri adottati per la ripartizione delle risorse aggiuntive Regionali anno 2022. In linea di massima, condividiamo le linee guida elaborate dall’organo politico Regionale e le parti sociali. Criteri Indicativi ma non attenti alle esigenze delle singole realtà Territoriali.

Nulla vietava alla RSU

della ASST PG 23., di contrastare e non accodarsi passivamente e comodamente alla linea politica seguita da C.G.I.L. – UIL e l’FSI, come sempre accomodanti nelle trattative con l’amministrazione (nel caso di specie immune da responsabilità.

Ma a prescindere

della scelta infelice contenuta nelle suddette linee guida Regionali, in sede di confronto a livello decentrato, con il buon senso ed un briciolo di sensibilità, per le ragioni di seguito riportate, riteniamo sia ingeneroso ed iniquo sfavorire lavoratori che hanno contratto malattie di vario genere, oncologici, immuni – depressi, soggetti fragili, malati cronici ecc…

Motivazioni

È innegabile riconoscere che la provincia di Bergamo è stato un territorio particolarmente esposto agli effetti della pandemia, detenendo il triste primato di morti e contagiati.

Nel giugno 2020 erano 15.000, a fronte dei dati di Milano – 10.208 – Cremona 6571 – Lecco 2812- Pavia 5538-Varese 3855- Sondrio 1587- Monza Brianza 5718. Nessuno di questi dati riesce a discernere quanti di questi soggetti colpiti (aldilà di ogni ragionevole dubbio) riferito al Covid – Post Covid, oppure alle Vaccinazioni ecc.

Non voglio ergermi a uomo di scienza

mi limito soltanto a segnalare uno studio della Fondazione Umberto Veronesi sui postumi Long – Covid che possono colpire 3 persone guarite su 4. Non a caso, l’accordo provinciale sottoscritto in quella provincia, non prevede differenziazioni sulle malattie.

Anche se non si è contratta l’infezione

da Covid, la drammatica situazione ambientale, le condizioni lavorative stressanti ecc. hanno causato disturbi fisici, neurologici, psicologici, in alcuni casi anche psichiatrici.

Per le ragioni suesposte, la segreteria provinciale FIALS Bergamo, confida nel buon senso, ragionevolezza e sensibilità della parte contraente affinché si consideri anche il personale assente per malattia soggetto alla disciplina del lavoro agile/smart/working ecc.

Osservazioni di Metodo

Nell’promemoria indicato in premessa, in apertura di seduta viene presentato il nuovo segretario organizzativo della UIL – ferma restando l’assoluta buona fede della verbalizzante, (su cui nutro profonda stima e rispetto) sicuramente per distrazione, si è omesso di attestare che anche la FIALS, nella medesima seduta aveva presentato il segretario responsabile del gruppo Aziendale FIALS, sig.ra Alessia Rigamonti.

Da ultimo

l’accredito in FSI del segretario provinciale De Marchi, orgogliosamente FIALS. Al punto 1 inerente il regolamento sull’applicazione art. 113 D.lgs. N 50 /2016, (aggiornato il 19/04/22), si attesta un’approfondita analisi di un gruppo tecnico a noi sconosciuto.

Lecito a questo punto porre all’alta dirigenza, le interrogazioni che esigono formali risposte:

“Da chi è stato convocato il gruppo tecnico?

Perché la FIALS non è stata convocata?

Chi sono gli attori componenti il suddetto gruppo Tecnico?

Ritengo superfluo elaborare una analisi compiuta ed esaustiva su un atto molto complesso, privo di elementi essenziali che richiedono un approfondito esame congiunto per dissipare dubbi e incertezze.

Censurabile

è rilevare che, a distanza di trenta giorni dall’incontro formale e relative firme poste dalla RSU, FSI, CGIL e UIL, al suddetto accordo sono arbitrariamente aggiunte importanti integrazioni non trattate.

In merito alle suddette integrazioni, molto banalmente, ed oggettivamente poco credibilmente sì adduce l’esistenza di un refuso!

Conclusioni

Tanto premesso, il sottoscritto Alfredo De Marchi a nome e per conto del gruppo dirigente
FIALS pone all’illustrissimo direttore generale l’invito a un riesame congiunto del provvedimento in argomento, onde pervenire all’esercizio dei rimedi di autotutela amministrativa ritenuti più idonei, e chiede pertanto che voglia accogliere le seguenti conclusioni:

Invito il Direttore Generale

dell’ASST PG 23, a esercitare i legittimi poteri a lui rimessi per ritirare il regolamento dell’applicazione art. 113 D.lgs 183.

In subordine, in via cautelativa e nelle more, disporre l’immediata sospensione (L7 agosto 1990, n 241, art 21 Quater) l’esecutività dell’atto contestato.

Alla luce di quanto esposto

con animo costruttivo, riteniamo utile un incontro esplicativo finalizzato a valutare congiuntamente eventuali azioni integrative all’intesa sottoscritta.

Avviso che

in mancanza di vostre fattive e concrete iniziative finalizzate a neutralizzare il potenziale contenzioso entro dieci giorni dal ricevimento della presente, indurrà la scrivente Federazione Sindacale a devolvere la questione al nostro Legale di fiducia – è quanto si legge a termine della nota firma del Segretario responsabile FIALS Bergamo, Alfredo De Marchi.

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