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FIALS: occorrono misure efficaci per contrastare il Covid, la Giunta Regionale revochi immediatamente la delibera n. 581/2022!

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Il Sindacato FIALS in questa fase convulsa della Sanità Toscana caratterizzata da rilevanti carenze di personale che si ripercuotono sui diritti dei lavoratori e dei cittadini rileva il fallimento delle scelte compiute dall’Assessorato Diritto alla Salute per fronteggiare una situazione complessa aggravata dalla ripresa dei contagi da COVID.

Il modello organizzativo individuato nella delibera n. 581 del maggio 2022 “Linee di indirizzo per la gestione dei casi positivi da COVID-19 asintomatici o paucisintomatici” attuato in vari Presidi Ospedalieri della Toscana si sta rilevando inadeguato per la gestione del virus.

Le dimensioni del fenomeno

rispetto alla sua diffusione sono allarmanti, infatti, la Toscana risulta in base alle valutazioni della cabina di regia del Ministero della Salute tra le otto Regioni ad alto rischio con ospedali che hanno esaurito i posti letto ordinari per pazienti COVID ed altri che sono ormai vicini al limite.

Le “bolle” per pazienti COVID ritagliate nei reparti specialistici non rappresentano le giuste soluzioni alle necessità assistenziali dei cittadini.

Le disposizioni del D.L. 34/2020 in materia di riordino della rete ospedaliera, di separazione strutturale di percorsi e della ristrutturazione di Pronto Soccorso sono rimaste in gran parte inattuate.

In vari Ospedali riscontriamo

infatti, a causa delle caratteristiche delle strutture, una rilevante difficoltà nella collocazione delle stanze di degenza dove spesso si verifica l’impossibilità della separazione dei percorsi in grado di evitare commistioni tra aree “sporche” e “pulite” e di transito degli operatori.

Le aree di vestizione e svestizione della divisa spesso non sono funzionalmente separabile da altri percorsi e i D.P.I. assegnati agli operatori si rivelano non idonei ad impedire il contagio dal virus. Il numero degli operatori contagiati è in aumento e gli ospedali stanno andando al collasso.

Ciò che sta accadendo, ripetiamo, è la dimostrazione evidente del fallimento degli assetti disposti dalla Giunta Regionale con la delibera n. 581 del maggio 2022; il virus deve essere contrastato con altre modalità per cui diviene necessario rivedere tale modello organizzativo.

Negli Ospedali occorre ripristinare i reparti COVID

con un numero sufficiente di posti letto in base ai parametri già in uso nella precedente ondata pandemica.

In tale ambito la “dismissione”, da parte della Regione, delle USCA (Unità Speciali Continuità Assistenziale) ha depotenziato le attività territoriali e ridotto la capacità di risposta contro il virus determinando un rinnovato accentramento dell’utenza nei presidi ospedalieri.

Per garantire le prestazioni gli operatori sanitari devono essere protetti

I diritti dei lavoratori non possono subire deroghe. Le dichiarazioni dell’Assessorato sull’elevato numero di assunzioni effettuate, condivise da CGIL CISL UIL, nel confronto con la realtà risultano mera propaganda. Le carenze di personale nei vari territori sono infatti rilevanti.

Per il FIALS è indispensabile un reclutamento straordinario da parte della Giunta Regionale per fare fronte all’attuale preoccupante situazione. Per il FIALS è impensabile ed inaccettabile continuare a chiedere ai lavoratori “sacrifici” ed accettare la violazione e la compressione dei loro diritti.

Se il personale delle Aziende Sanitarie

è la risorsa più importante del Servizio Sanitario Regionale, per questa ragione fondamentale, è inderogabile attuare misure per evitare il contagio. Nessuno può permettersi di continuare con le improvvisazioni organizzative.

Una normale capacità di programmazione doveva indurre la Regione ad un reclutamento straordinario di personale per fornire i dovuti tempi di assistenza in regime di ricovero ed evitare la prolungata permanenza degli operatori nelle aree di degenza COVID.

In tale ambito, infatti, non possono rimanere, inoltre, inevase le previsioni Ministeriali che prevedono la disponibilità di operatori addestrati per rispondere all’emergenza.

I lavoratori hanno il diritto

alla tutela della loro salute che costituisce un obbligatorio adempimento (art. 2087 C.C.) per il datore di lavoro che non può continuare nella violazione delle disposizioni sugli orari di lavoro, dei riposi giornalieri e settimanali.

I tempi di vestizione e dismissione della divisa debbono essere adeguati anche per indossare D.P.I. (dispositivi di protezione individuale) efficaci per evitare la trasmissione del contagio e tali operazioni debbono avvenire in spogliatoi idonei.

Il FIALS chiede alla Giunta Regionale la revoca della delibera n. 581/22 e il varo immediato di misure efficaci per fronteggiare la ripresa della diffusione del virus con l’obiettivo fondamentale della tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori – è quanto si legge a termine della nota a firma del Segretario FIALS Regionale Toscana, dott. Massimo Ferrucci.

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