Il 26 Maggio i cittadini italiani alle urne per le elezioni amministrative: vota un OSS!
Elezioni Amministrative 2019: intervista a Alessandro Pini, un Operatore Socio Sanitario per il consiglio comunale di Firenze!
Per professione ti prendi cura delle persone: come nasce l’idea di prenderti cura della tua comunità?
Sono Oss per scelta e non ho mai avuto altro pensiero che fare di questa professione qualcosa di più attivo.
Una professione di aiuto è prima di tutto un luogo di azione personale per il bene degli altri. Nella mente di un operatore si forma una idea di intervento e di utilità per l’altro che non può rimanere senza seguito. Lavorare con le persone, coi pazienti, dà una percezione dei bisogni precisa e profonda e non mettere a disposizione della comunità questa esperienza puntuale non mi farebbe sentire realmente utile.
Così, per prima cosa, insieme ad altri operatori socio sanitari abbiamo fondato Unitoss, associazione di rappresentanza degli Oss in un luogo professionale privo di tutela e riconoscimento della nostra professione. Poi abbiamo deciso di mettere a frutto la nostra competenza proponendoci all’Amministrazione e avviando un processo di qualificazione giuridica della figura dell’Oss, dialogando con l’Assessorato alla Salute della Regione. Infine ho accettato di giungere a responsabilità politica per la mia Città.
Quali sono le principali battaglie che intendi sostenere se sarai eletto?
In questi anni ho preso parte come osservatore alle riunioni di commissione consiliare di Regione e Comune sulla Salute, le politiche sociali e il terzo settore. Ho studiato a fondo l’attività della SdS (Società della Salute). Ho raccolto le opinioni di tutti i miei colleghi operatori e osservato la situazione mettendomi dalla parte dei destinatari dei nostri servizi. Ho individuato nel management guidato dalla produttività e non dai risultati di salute ottenuti il vero ostacolo a tutto il nostro lavoro. Non può esserci qualità del servizio se lavoriamo in un contesto di operatività manovrato dal meccanismo opportunistico delle Aziende sanitarie; non bastiamo da soli noi operatori a portare salute e benessere: dobbiamo essere sostenuti da principi di gratuità e universalità reali e non possiamo sopportare un atteggiamento che favorisca il precariato con l’esternalizzazione e la privatizzazione dei servizi assistenziali e sociali del Comune e della Regione.
Vuoi rivolgere un invito ai tuoi concittadini e ai tuoi colleghi nel sostenerti con il voto?
Non ho notizia di un operatore sanitario che sia stato chiamato a rappresentare la cittadinanza (non solo gli Oss) nella storia del Governo comunale di Palazzo Vecchio. Solo questo mi spinge con orgoglio verso un impegno, nel ruolo di Consigliere comunale, per il quale ho intenzione di lavorare con rispetto per tutte le parti politiche e riconoscenza verso chi avrà creduto in me.