CGIL denuncia una situazione di pura follia: un OSS per 90 pazienti suddivisi su 4 reparti. Succede in Trentino Alto Adige.
Un solo OSS per 90 pazienti divisi in 4 reparti. Questa la denuncia del sindacato CGIL sulla situazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento.
“Un solo operatore socio sanitario (Oss) per 90 pazienti suddivisi tra medicina A e B, pneumologia, ematologia. La giunta provinciale deve assolutamente rivedere i parametri di minutaggio paziente/operatore: le esigenze sono totalmente cambiate e non si può pensare di seguire i pazienti col cronometro in mano”.
A comunicarlo alla stampa è Fp Cgil del Trentino, parlando della situazione all’ospedale S.Chiara di Trento.
“La situazione, comunque, è in peggioramento: il reparto di medicina” continua il sindacato “è stato convertito interamente al Covid, con aumento dei tempi per l’assistenza ai pazienti ma anche per la vestizione e svestizione del personale; personale tra cui cominciano ad aumentare i contagiati, con la conseguenza che chi è in salute deve sopperire alle carenze. Si viene avvisati telefonicamente, giorno per giorno, su che turno si dovrà fare: soluzione che sta mettendo sotto pressione anche i coordinatori, incaricati di compensare le assenze con le già risicate risorse. Intanto i rientri sui giorni di riposo si sommano e il recupero psicofisico non c’è mai”.
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