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giovedì, Marzo 28, 2024
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Coronavirus. La sanità va riformata, i lavoratori vanno tutelati e il datore di lavoro se sbaglia va punito. Parola di UIL Fpl.

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Emergenza Coronavirus. La sanità italiana va riformata dal profondo, i lavoratori vanno tutelati e il datore di lavoro, se sbaglia, va punito e non può essere giustificato. Parola di UIL Fpl.

Premesso che nel nostro paese ci vuole veramente un cambio di rotta nei confronti dei servizi sanitari e socio sanitari, a partire dall’abbandono della miope politica dei tagli che hanno messo in ginocchio il nostro sistema sanitario; da una vera attenzione e valorizzazione nei confronti dei professionisti, degli operatori, degli investimenti strutturali e in ricerca.

Le norme che attualmente vengono costantemente aggiornate per fare fronte a questo eccezionale momento devono quindi, sin da subito, andare nella direzione di una discontinuità con il passato.

Noi non definiamo eroi coloro che fanno il loro lavoro, semplicemente perché abbiamo troppo rispetto nei confronti del lavoro e di chi sino a ieri sembrava essere un peso per la comunità e per l’economia di un Paese che ha dimenticato che oltre agli spetti economici vanno considerati quelli sociali i quali non possono essere costantemente subordinati ai primi.

Al posto dell’abusato termine di eroi pensiamo piuttosto che in questo momento tutte le forze politiche devono muoversi affinchè vi sia una moratoria e quindi una chiara tutela, rispetto alle responsabilità delle migliaia di infermieri, medici, oss, e tutto il resto del personale che lavora 24 ore su 24 molto spesso senza gli adeguati mezzi per fare fronte a questa pandemia.

Quindi deve essere chiaro, pena una palese inaffidabilità dell’intera classe politica, che nessun sanitario deve essere chiamato, se non per dolo, a rispondere di danni in presenza dell’attuale emergenza, che come vediamo è mondiale.

Sappiamo infatti, e i cittadini ne hanno ampio riscontro, quali sono le situazioni nelle quali gli operatori oggi si trovano a lavorare, mezzi di protezione individuali che solo ora in parte cominciano ad essere forniti con costanza, stravolgimenti di reparti ed interi ospedali dove ogni sanitario si è messo a disposizione a prescindere dalla specialità o dalla esperienza pregressa, per non parlare delle situazioni organizzative delle residenze per anziani dove l’aspetto emergenziale di natura sanitaria ha oltremodo colpito strutture con vocazione più di carattere socio sanitario.

Nello stesso tempo non vorremmo passasse un messaggio per il quale, i datori di lavoro che non rispettano le regole sulle norme di sicurezza, i protocolli sottoscritti a livello nazionale sulla tutela del personale, godano di moratorie le quali sarebbero un segnale negativo rispetto all’impegno, senza se e senza ma, che tutti i datori di lavoro devono mettere in campo per la sicurezza del personale.

Proprio per il rispetto che portiamo nei confronti del lavoro e di tutti coloro che osservano il rispetto delle regole, non possiamo pensare che le responsabilità dei datori di lavoro, a prescindere da come garantiscono la sicurezza, siano accomunate a quelle dei lavoratori.

Paolo Palmarini, segretario regionale UIL Fpl Emilia Romagna

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