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Coronavirus. Il premier Giuseppe Conte “riapre” l’Italia, ma lo fa per gradi e a singhiozzo. Lo scontro con l’Europa.

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Emergenza Coronavirus. Il premier Giuseppe Conte “riapre” l’Italia con un nuovo DPCM. Lo fa per gradi e a singhiozzo, non tutti ripartiremo all’unisono, ma è già un primo passo. Lo ha annunciato poco fa in Senato, nell’attesa di ripetere alla Camera.

L’Italia riapre, ma per gradi e a singhiozzo. Lo ha appena comunicato il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte in un lungo discorso alla nazione. Si cerca così di ridurre il rischio di nuove infezioni e di nuovi morti per Covid-19.

Lo ha annunciato poco fa lo stesso premier in Senato, in attesa di ribadirlo alla Camera dei Deputati. L’informativa urgente del presidente Conte ha avuto luogo alla vigilia dell’approvazione del D.L. “Cura Italia” (con la fiducia) e della decisione dell’Unione Europea (di giovedì 23 aprile 2020) sugli accorgimenti economici da adottare per far fronte alla crisi legata al Covid-19.

Per l’informativa Conte ha preferito non scegliere la via del voto alle camere parlamentari, nonostante le proteste di parte dell’opposizione (Lega e Fratelli d’Italia).

Si inizia a sperare, ma dobbiamo ancora fare attenzione a non sbagliare e a non ritrovarci di nuovo vittime di noi stessi e di un Coronavirus che ci segnerà per tutta la vita. Il 2020 sarà l’anno che tutti ricorderanno negli annali storici, per la nuova “pestilenza virale” che ha colpito i Paesi di tutto il Mondo.

Il premier ha riassunto l’azione del Governo dall’inizio della crisi in 5 punti:

Essi sono:

  1. distanziamento sociale e utilizzo Dispositivi di Protezione Individuale ad ampio raggio (per i sanitari, per i militari, per le forze di polizia e per i civili);
  2. rafforzamento delle reti sanitarie territorio (particolare attenzione ad RSA, Case di Cura e similari);
  3. incentivazione della presenza sul territorio nazionale di Covid-Hospital (centri di ricovero specializzati per chi è colpito da Coronavirus);
  4. uso corretto dei test diagnostici anti-Covid (tamponi ed esami sierologici);
  5. mappatura dei contatti sospetti (anche attraverso l’APP Immuni, da utilizzare in maniera volontaria).

Allentamento delle restrizioni.

Si va lentamente verso l’allentamento delle restrizioni, ma lo si farà con calma, ragionandoci su e cercando di ridurre a zero i rischi per i cittadini. Sono cambiate profondamente le condizioni e le abitudini di vita di tutti. Il popolo italiano ha il diritto a tornare alla vita normale di prima.

La strategia del Governo.

Il Comitato di Esperti istituito con DPCM del 10 aprile 2020 sta individuando apposite strategie per riaprire in sicurezza. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma lentamente si riaprirà ciò che è possibile, attraverso progressive aperture omogenee sul piano nazionale. Riapriranno buona parte delle attività produttive, tenendo sempre sotto controllo la curva del contagio, in modo da intervenire in caso di necessità. Dovrà essere garantito l’utilizzo e il rispetto di tutti i protocolli condivisi già e da condividere con tutti gli attori di questa emergenza e della vita politica, sociale ed economica della nazione. Va da se pensare che non si può e non si deve rischiare di tornare indietro, ma si deve assolutamente andare avanti.

50 miliardi di euro stanziati dal Governo per Sanità e Cittadini.

Il Governo stanzierà 50 miliardi di euro ulteriori per rafforzare i servizi sanitari e socio sanitari, la protezione civile, le piccole e medie imprese, le forze dell’ordine e tutti quei settori compiti fortemente dal virus. Si aggiungono ai 25 miliardi già stanziati nelle scorse settimane.

Aperture all’opposizione.

Conte si è detto disponibile, anche a nome della maggioranza da lui rappresentata in Parlamento, a riaprire il dialogo con le opposizioni, che tuttavia lo hanno zittito in aula con rimbrotti, fischi e invettive.

Lo scontro con l’Europa.

Chiede all’Europa e al mondo intero la solidarietà tra gli Stati. L’Unione Europea non si può permettere di ripetere gli errori compiuti durante la crisi finanziaria del 2008, ma deve avere il coraggio di aiutare chi è in difficoltà. Anche perché il fallimento di 12 anni fa, se ripetuto, potrebbe portare allo scioglimento della stessa UE. Conte ha illustrato varie proposte fatte dagli Stati e ha chiarito che il suo Governo farà solo l’interesse degli Italiani e dell’Italia nel rispetto degli altri Paesi membri. L’Europa non si deve più ritrovare nelle condizioni di chiedere scusa agli Stati e proporre piani finanziari, tipo il MES, che servono a gestire altri tipi di crisi e non quella sanitaria-sociale-economica-occupazionale come quella attuale.

In conclusione.

E’ stata ed è una Pandemia difficile da debellare finché non ci sarà un vaccino utile e sarà somministrato a tutti i popoli della Terra.

Ecco perché Conte e il suo Governo non possono fare errori in questo particolare momento e non farsi convincere da chi vuole riaprire rapidamente il Paese in velocità: “Chi va piano va sano e va lontano”.

L’intervento su Facebook del Premier Conte:

Coronavirus. Giuseppe Conte: “l’Italia ripartirà, ma con estrema calma, non possiamo rischiare”.

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Dott. Angelo Riky Del Vecchio
Dott. Angelo Riky Del Vecchiohttp://www.angelorikydelvecchio.com
Nato in Puglia, vive e lavora in Puglia, Giornalista, Infermiere e Scrittore. Già direttore responsabile di Nurse24.it, attuale direttore responsabile del quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it. Ha al suo attivo oltre 15.000 articoli pubblicati su varie testate e 18 volumi editi in cartaceo e in digitale.
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