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venerdì, Marzo 29, 2024
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Coronavirus. Il premier Conte ringrazia le migliaia di Medici, Infermieri e gli altri che combattono in trincea.

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Emergenza Coronavirus. Il premier Conte ringrazia le migliaia di Medici, Infermieri e gli altri che combattono in trincea.

Poco fa il primo ministro Giuseppe Conte è intervento in diretta dall’Aula della Camera dei Deputati. Il premier ha riferito sull’emergenza Coronavirus, ringraziano Medici, Infermieri e tutti coloro che lavorano in prima linea in questa guerra che nessuno voleva e i cui risultati nessuno poteva immaginare.

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“E’ un’emergenza senza precedenti per l’Europa e il mondo intero”. Lo ha detto il premier Giuseppe conte intervenendo in Aula alla camera sulla crisi causata dalla pandemia del Coronavirus. “Adesso è l’ora della responsabilità’ ha spiegato.

“Saremo all’altezza? La storia ci giudicherà, verrà il tempo dei bilanci, tutti avranno la possibilità di sindacare”, sottolinea. “Ci sarà tempo per tutto, ma questo è il tempo dell’azione. Il governo ha agito con la massima determinazione, con assoluta speditezza”.

“Stiamo combattendo un nemico invisibile e insidioso che entra nelle nostre case, ci ha imposto di ridefinire le relazioni interpersonali, ci fa dubitare di mani amiche”, dichiara il premier alla Camera.

“Sono consapevole della necessità del coinvolgimento del Parlamento”, che ritengo “doveroso”. ha aggiunto Conte ricordando che il governo informerà le Camere “ogni 15 giorni” e che tutti i “decreti” sono stati trasmessi” al Parlamento.

Il premier ha poi annunciato che “saranno inviati nei prossimi giorni – ma mi risulta che già in queste ore un primo gruppo sia arrivato – nuovi medici negli ospedali in difficoltà, con nuova ordinanza trasferiremo 500 infermieri nelle zone con il  più alto numero di malati Covid-19″.  E “le terapie intensive in Italia sono passate da 5343 a 8370 in pochi giorni, ovvero un aumento del 63,8%“.

Per il premier, inoltre, “è imperativo garantire il massimo grado possibile di liquidità alle imprese“.  E avverte: “Stiamo lavorando per incrementare il sostegno alla liquidità e al credito che, con il decreto “Cura Italia” già adottato, è in grado di mobilitare la cifra di 350 miliardi di euro. E con il nuovo intervento normativo, a cui stiamo lavorando, confidiamo di pervenire a uno strumento complessivo altrettanto significativo rispetto a quanto sin qui operato. Interverremo anche con stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto”. “La scelta degli interventi effettuati – sottolinea – si è sempre basata sulle relazioni del Comitato tecnico-scientifico. I principi ai quali ci siamo attenuti sono stati quelli della massima precauzione ma contestualmente anche quelli della proporzionalità dell’intervento all’obiettivo. E’ questa la ragione della gradualità delle misure”. “Ci sarà tempo per tutto, ma questo è il tempo dell’azione. Il governo ha agito con la massima determinazione, con assoluta speditezza”, ha affermato con forza. Quindi aggiune:  “I più preziosi asset di questo Paese vanno protetti con ogni mezzo. Sarà possibile lavorare in questa direzione a partire dal primo provvedimento normativo di aprile a cui stiamo lavorando”.

Tra i prossimi obiettivi dell’Esecutivo, rende noto Conte, ci sarà anche quello dello snellimento della burocrazia: “Dobbiamo lavorare già oggi per il rilancio di domani, per semplificare la nostra P.A., la burocrazia. Per dare impulso agli investimenti pubblici e privati quando la nostra economia tornerà a correre”.

Per quanto riguarda la risposta che dovrebbe dare l’Europa ad un’emergenza così grave e vasta, Conte ha osservato: ‘L’Ue agisca subito, le risposte tardive non sono utili‘. “A un’emergenza straordinaria è essenziale rispondere con misure e azioni straordinarie. Risposte anche unitarie, ma tardive saranno inutili”. E sulle misure di contenimento dei contagi lancia un appello: “Nessuno può accettare, men che meno l’Italia che sta facendo sacrifici enormi per contrastare il virus, che altri Paesi non raccolgano questa soglia di attenzione di precauzione massima. Immaginate la iattura di un contagio di ritorno, ove la soglia di altri Paesi nella linea di precauzione non fosse rigorosa”.

“Continueremo nel nostro ordinamento interno a operare con la massima determinazione, con il massimo coraggio e con la massima fiducia che restando uniti ne usciremo presto“, conclude il presidente del Consiglio che, al termine del suo intervento, viene applaudito però solo dalla maggioranza.

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