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giovedì, Marzo 28, 2024
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Coronavirus. Giuseppe Conte: “abbiamo fatto tanto, dobbiamo continuare a stare in casa fino a dopo il 13 aprile”.

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Emergenza Coronavirus. Il primo ministro Giuseppe Conte poco fa ha dichiarato in conferenza stampa: “abbiamo fatto tanto, dobbiamo continuare a stare in casa fino a dopo il 13 aprile”.

Il premier Giuseppe Conte ha firmato il dpcm proroga blocchi fino al 13 aprile. I morti sono “una ferita che mai potremo sanare: non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti”, ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

LA Conferenza di Conte di questa sera: l’Italia prolunga la quarantena.

Il decreto: 4_5775881636092577605

“C’è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole: abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti”.

“Se iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico e sociale, saremmo costretti a ripartire di nuovo, un doppio costo che non ci posiamo permettere. Invito tutti a continuare a rispettare le misure”.

Non siamo nelle condizioni di dire che il 14 aprile allenteremo le misure. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall’emergenza, della ricostruzione, del rilancio”.

La fase due sarà di convivenza con il virus. Poi, la fase tre, sarà di uscita dall’emergenza e di ripristino della normalità lavorative, sociali, della ricostruzione e del rilancio”.

Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l’occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive”.

Nel nuovo dpcm si vietano gli allenamenti anche degli atleti professionisti “onde evitare – ha spiegato Conte – che delle società sportive possano pretendere l’esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale”.

“Io sono stato ben chiaro: nelle nostre decisioni politiche abbiamo fatto una scelta. Partiamo dal presupposto che la nostra Costituzione attribuisce valore prioritario alla tutela della salute e poi cerchiamo anche di contemperare le esigenze dell’economia”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi parlando delle misure anti contagio adottate dal governo. “Credo – aggiunge – che una decisione politica debba avere una base scientifica. Non ho mai detto che seguiamo alla lettera le valutazioni del comitato tecnico scientifico: ho detto che valutiamo le indicazioni degli scienziati. La politica sta affrontando un nemico sconosciuto che non è abituata ad affrontare, così come gli scienziati. Ma poi interviene la politica e la prospettiva è diversa perché il decisore politico deve agire in scienza e coscienza tenendo conto di tutti gli interessi in gioco. E soprattutto deve essere guidato dai principi costituzionali, che sono anche nella Costituzione a volte in contrasto tra loro”.

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