Potrebbero saltare le ferie estive per Infermieri, Oss e Professioni Sanitarie. Protesta la FIALS di Bologna e Imola: “il rischio è reale se le aziende non presenteranno piano chiusure/contrazioni estive”.
La FIALS di Bologna e Imola, in una nota diffusa agli organi di stampa, lancia l’allarme: “sono a rischio le ferie estive, le Aziende sanitarie dell’hinterland, ma anche del resto della regione Emilia Romagna, devono presentare entro la fine di aprile 2020 il piano di chiusure/contrazioni estive”. Lo rende noto il segretario provinciale del sindacato delle autonomie locali e della sanità Alfredo Sepe.
“Ad oggi nulla è stato comunicato ai sindacati, si rischia la riduzione del periodo di ferie, con evidenti danni sulla salute di tutti gli operatori sanitari, già in grande affanno per la questione COVID-19” – aggiunge il sindacalista.
A quanto pare “mancano circa 25 giorni dall’inizio del periodo di ferie estive 1 Giugno – 30 Settembre, le Aziende non hanno ancora programmato nulla, manca personale, le graduatorie stanno esaurendo, non c’è nessun piano ferie, il rischio è tangibile, non si riuscirà ad andare in ferie, al massimo i giorni saranno ridotti (da 20 a 15) magari scaglionati, andando in deroga al CCNL”.
FIALS, per finire, ha già preparato un Denuncia/Diffida da depositare presso gli uffici dell’Ispettorato del Lavoro, per le dovute sanzioni per il mancato smaltimento ferie: “mancato recupero biologico, con l’eventuale risarcimento del danno” – conclude Sepe.
La stessa cosa vale per le Aziende Servizi alla Persona, dove il caos regna sovrano e dove si rischia di veder saltate non solo le ferie estive, ma anche i recuperi ore e i riposi per via della mancanza generalizzata di personale sanitario e socio sanitario.