Emergenza Coronavirus. La FIALS di Ferrara scrive ai vertici delle aziende territoriali e chiede espressamente di effettuare i tamponi per la ricerca della SARS-COV 2. Medici, Infermieri, Pazienti e altri operatori in pericolo.
Mirella Boschetti, segretaria provinciale della FIALS di Ferrara non si dà pace, ma non si dispera. Continua solatia nella sua guerra all’indifferenza e chiede con una missiva il controllo urgente, mediante appositi tamponi, agli operatori sanitari del Blocco Operatorio 21-22. Ecco la richiesta ufficiale del sindacato delle autonomie locali e della sanità.
- Al Commissario Straordinario Direzione Generale
- Al Commissario Straordinario Direzione Sanitaria
- Al Direttore della Direzione Infermieristica e Tecnica
- Al Referente Relazioni Sindacali
- AOSP-UNIVIVERS. DI FERRARA
- Al Direttore Dipartimento Sanità Pubblica
- Al Dirigente SPP
- AUSL FERRARA
Oggetto: gestione operatori sanitari esposti a COVID 19 nota AOSP prot. Gen 0007363 del 13-3-2020. Richiesta controlli per operatori del blocco operatorio 21-22.
La FIALS con la presente è a rimarcare quanto già esposto nella propria nota del 12-3-2020, la contrarietà su quanto previsto dall’art. 7 DL 14 del 9-3-2020 (Decreto Speranza), sulla obsolescenza delle disposizioni in essere nella gestione degli operatori sanitari esposti a COVID 19, che necessitano di immediate modifiche, per garantire agli operatori sanitari la massima tutela ed il contenimento della diffusione del contagio.
Con ulteriore lettera del 16-3-2020, la FIALS, ha chiesto a codesta azienda l’ istituzione di un protocollo aziendale dedicato agli operatori sanitari durante il periodo di emergenza COVID 19, a loro tutela per:
- effettuare la sorveglianza su quelli che hanno avuto contatti a rischio con utenti e/o colleghi COVID-19 positivi;
- provvedere a redigere le certificazioni INAIL e, soprattutto, provvedere ad eseguire i tamponi nasofaringei, percorso già avviato nella AUSL DI MODENA.
In data odierna, la scrivente ha raccolto le preoccupazioni degli operatori sanitari assegnati al blocco operatorio 21-22 , che, in data 4 marzo, durante la seduta operatoria di Day Surgery sono stati a stretto contatto con un medico risultato positivo al COVID 19 con manifestazione dei sintomi relative.
Per i sei professionisti coinvolti, solo in data 6 marzo è stato disposto l’isolamento domiciliare, alla scrivente hanno riferito di avere avuto alcune manifestazioni sintomatiche ascrivibili a quelli elencati nella nota AOSP in oggetto, e di averli comunicati durante i previsti contatti telefonici agli uffici preposti.
Ad oggi, solo ad uno dei 6 operatori sanitari in questione è stato praticato il tampone nasofaringeo di cui allo stesso pare non sia stato comunicato l’esito.
La FIALS, per quanto su esposto è a sollecitare i vertici aziendali a predisporre una procedura per garantire omogeneità di intervento in materia e di agire nei confronti dei sei operatori sanitari summenzionati e di quanti hanno vissuto la medesima esperienza di contatto COVID 19 con le stesse modalità di trattamento applicato agli infermieri, OSS e medici, una decina, afferenti alle UU.OO di MEDICINA INTERNA UNIVERSITARIA e CLINICA MEDICA a cui è stato praticato il tampone naso-faringeo in quanto venuti a contatto con persona risultata positiva al COVID 19, pratica che sarà estesa a tutto il personale afferente alla medesima area, come pubblica in data odierna l’organo di informazione on line “estense.com”.
Ad oggi continuano a pervenire segnalazioni di carenze o assenza di D.P.I , situazione estremamente preoccupante che induce FIALS ad insistere nel sollecitare il rifornimento e l’estensione dei controlli sugli operatori sanitari per il rischio non certo remoto di trasmissione del contagio da asintomatici.
Distinti saluti.
Segretaria Generale Territoriale FIALS Ferrara
Mirella Boschetti