Lacrime amari per il Comparto Sanità e per il pubblico impiego
Non ci sono fondi per rinnovare i contratti, per finanziare nuove assunzioni e per investire nell’innovazione nelle pubbliche amministrazioni. Per cui Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Oss, Professionisti Sanitari, Amministrativi e Tecnici del Comparto Sanità possono anche dire addio a quanto promesso con l’approvazione dell’ultimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Lo asseriscono i segretari della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil.
“Da quello che è possibile leggere dalla pubblicazione della nota di aggiornamento del Def non vi è previsione, né quantificazione, delle risorse necessarie per rinnovare i contratti, finanziare le assunzioni e fare investimenti nell’innovazione delle pubbliche amministrazioni. Dal momento che il ministro della Pubblica amministrazione e altri esponenti del governo in queste settimane hanno dichiarato più volte che invece le risorse ci sarebbero state, chiediamo al Ministro Giulia Bongiorno di dar conto del perché non ve ne sia traccia nel Def e di avviare subito il confronto sulla legge di Bilancio, come già chiesto da Cgil Cisl e Uil” – a dichiararlo Serena Sorrentino (Fp Cgil), Maurizio Petriccioli (Cisl Fp), Michelangelo Librandi e Nicola Turco (Uil Pa).
I sindacalisti si sono detti esterrefatti per l’assenza nel Documento Economico e Finanziario del Governo di Giuseppe Conte si qualsivoglia riferimento a questi ambiti importanti che interessano milioni di lavoratori e di ricercatori.
Ora si attende la risposta del ministro Bongiorno, ma anche del ministro dell’economia Giovanni Tria e dei vice-ministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Staremo a vedere cosa accadrà, per il momento i sindacati della triplici hanno lanciato l’allarme.