histats.com
giovedì, Marzo 28, 2024
HomeInfermieriSindacato e PoliticaBottega (Nursind): Nel CCNL chiediamo più diritti e giusti riconoscimenti

Bottega (Nursind): Nel CCNL chiediamo più diritti e giusti riconoscimenti

Pubblicità

Nursind, il sindacato fatto da infermieri

Le negoziazioni del contratto nazionale stanno fomentando trasversalmente tutta la famiglia professionale, accendendo fuochi d’interesse e di partecipazione difficilmente visti prima. Il sindacato di categoria Nursind si sta contraddistinguendo per la sua politica di contrattazione molto decisa a favore degli infermieri e dei riconoscimenti da raggiungere in questo contratto rinnovato, tanto da dichiarare l’intento di sciopero (unitamente a Nursing Up, altro sindacato di categoria).

In esclusiva per assocarenews.it il segretario nazionale Andrea Bottega ha rilasciato risposte concrete alle nostre domande sul futuro contrattuale degli infermieri.

 

Sul rinnovo del CCNL degli infermieri si è scritto e detto molto, generando confusione tra gli infermieri che reputano la partita già chiusa sotto ogni punto di vista. Qual’è invece lo stato dell’arte di questo rinnovo di contratto?

La partita è ancora apertissima. Ad oggi abbiamo inviato osservazioni su due bozze di articolato riguardati alcuni aspetti del rapporto di lavoro (orario, ferie, malattia, permessi, pronta disponibilità, …) e sul sistema degli incarichi (posizioni organizzative, di coordinamento e incarichi professionali). Non sappiamo se le richieste inviate abbiano prodotto una modifica del testo. A breve attendiamo la convocazione per la discussione di ulteriori temi. All’appello manca ancora il sistema delle relazioni sindacali, le norme disciplinari, le flessibilità del rapporto di lavoro e la parte economica con, si spera, la revisione delle indennità.

Quali sono le posizioni e gli obiettivi principali che Nursind porterà ai tavoli di rinnovo?

Anzitutto rispetto alle proposte finora pervenute al tavolo difendere i diritti acquisiti e semmai estenderli. Mi riferisco alla ferie e alle deroghe all’orario di lavoro e alla pronta disponibilità . In secondo luogo abbiamo avanzato delle proposte migliorative che possano rendere esigibili alcuni aspetti contrattuali anche per il personale turnista. Ade esempio, rendere noti i turni almeno a metà del mese, prendere il riconoscimento del cambio divisa e delle consegne, prendere la pianificazione semestrale o annuale delle ferie. L’inquadramento nella categoria DS per i coordinatori, gli specialisti ed esperti. Molto manca ancora perché le questioni economiche non sono state finora trattate e pertanto possiamo affrontarle quando ci sarà certezza dei finanziamenti che, per il nostro settore, derivano dal fondo sanitario nazionale e sono indicate dall’atto di indirizzo delle regioni.

Molti infermieri sentono parlare di “comparto”. Come spiegherebbe loro sinteticamente cosa si intende e perchè rappresenta condizioni attualmente svantaggiose?

I comparti sono aggregazioni di personale dipendente di un settore (in alcuni casi più settori ritenuti in qualche modo omogenei) a cui si applica lo stesso contratto. La legge Brunetta ne ha imposto la riduzione a 4 dai precedenti 11. Ciò è avvenuto a luglio 2016 ed era una condizione per partire con la contrattazione. Per la sanità il comparto non ha subito modifiche rispetto il passato. La possibilità di “uscire dal comparto” permetterebbe di avere un contratto di categoria dove da infermieri si discuta della questione infermieristica. La nostra proposta è sempre stata quella di un contratto unico pubblico-privato di area infermieristica. Ora, con il passaggio da collegio a ordine l’aspettativa cresce ma sappiamo che per fare ciò è necessario un intervento legislativo che, ad oggi, manca.

La strategia del Nursing è dichiaratamente mirata a proteggere la professione infermieristica, non soltanto rispetto a questo rinnovo del contratto. Quali principi vi spingono a questa scelta di campo, non opzionata invece da altri sindacati?

Nel tempo si è palesata quella che è stata definita “questione infermieristica” che raccoglie diverse problematiche che attengono all’organizzazione del lavoro, alla sua valorizzazione economica, alla responsabilità professionale, alla deontologia, alla relazione con altre professioni sanitarie e tecniche, alla rappresentanza professionale, al demansionamento e, in generale, alla mancata attuazione del mandato affidatoci dalla legge 42/99. Su tutti questi temi un gruppo di infermieri ha deciso di dotarsi di una strumento (il sindaco infermieristico Nursind) per poter portare la propria voce negli ambienti decisori, uscire dai corridoi dei reparti e dare voce alle proposte della categoria chiedendo in primis maggiore attenzione alle questioni di cui sopra. Questo strumento è a disposizione di tutti gli infermieri nella consapevolezza che l’unione fa la forza.

Quali pensa potranno essere ulteriori ambiti di sviluppo contrattuale nei prossimi 10 anni?

La prospettiva temporale è molto ampia ed è difficile a dirsi. Il problema fondamentale, a mio parere, è capire se esiterà ancora un SSN. Il progressivo definanziamento sta distruggendo il nostro servizio pubblico a vantaggio del privato. Il punto di partenza per tutti dovrebbe essere la difesa dei principi del Servizio sanitario nazionale e la difesa del suo adeguato finanziamento. I limiti contrattuali sono anzitutto limiti economici che inevitabilmente conducano al blocco del turn over , all’invecchiamento delle dotazioni organiche, alla carenza di organico, al taglio dei posti letto con conseguente maggior carico di lavoro, minor qualità e sicurezza nell’assistenza. Viviamo già adesso il paradosso che c’è molto bisogno di assistenza infermieristica (spesso affidata nel territorio alle badanti) ma gli infermieri sono costretti migrare per trovare lavoro. I dipendenti pubblici invecchiano e tra 10 anni cominceranno ad uscire dal lavoro in numero considerevole. Chi li sostituirà? con che tempi? A meno che non si faccia la scelta di salvare gli infermieri specialisti ed esperti e si sostituiscano gli “infermieri generalisti” come li ha chiamati qualcuno, con gli OSS, figure meno professionalizzate. Sarebbe un ritorno al passato che non gioverebbe né ai cittadini né alla professione.

Ringraziamo il segretario nazionale Nursind, Andrea Bottega, dedicandogli l’invito a continuare la battaglia che sta portando avanti per tutti gli infermieri!

Dott. Marco Tapinassi
Dott. Marco Tapinassi
Vice-Direttore e Giornalista iscritto all'albo. Collaboro con diverse testate e quotidiani online ed ho all'attivo oltre 5000 articoli pubblicati. Studio la lingua albanese, sono un divoratore di serie tv e amo il cinema. Non perdo nemmeno un tè con il mio bianconiglio.
RELATED ARTICLES

Novità

© 2023-2024 Tutti i diritti sono riservati ad AUSER APS - San Marco in Lamis - Tra sanità, servizi socio sanitari e recupero della memoria - D'intesa con AssoCareINFormazione.it.

© 2023-2024 ACN | Assocarenews.it

Quotidiano Sanitario Nazionale – In attesa di registrazione al Tribunale di Foggia.

Direttore: Angelo “Riky” Del Vecchio – Vice-Direttore: Marco Tapinassi

Incaricati di Redazione: Andrea Ruscitto, Lorisa Katra, Luigi Ciavarella, Antonio Del Vecchio, Francesca Ricci, Arturo AI.

Per contatti: WhatsApp > 3474376756Scrivici

Per contatti: Cell. > 3489869425PEC

Redazione Centrale: AUSER APS - Via Amendola n. 77 - San Marco in Lamis (FG) – Codice Fiscale: 91022150394