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A Ferrara l’assistenza è “incartata”: sit-in della FIALS per difendere Medici, Infermieri, OSS e Cittadini.

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A Ferrara, nell’Emilia Romagna della sanità d’avanguardia, l’assistenza resta “incartata”. Ecco il perché del sit-in della FIALS per difendere Medici, Infermieri, OSS, Professioni Sanitarie e soprattutto i Cittadini.

“La sanità incartata”. La FIALS in piazzetta municipale il 16 dicembre 2019 in difesa di una sanità più equa e più vicina agli interessi di salute del cittadino e quelli professionali degli operatori. Il sindacato, come spiega Mirella Boschetti, segretaria provinciale a Ferrara, scende in campo nell’interesse della collettività e nonostante il boicottaggio perpetrato ai danni del suo sodalizio dalla stampa locale.

Riceviamo e pubblichiamo la nota della FIALS di Ferrara.

I nostri governanti, veramente credevano che tagliando i posti letto, i cittadini miracolosamente “sarebbero guariti”o, avrebbero perso il “vizio” di farsi ricoverare negli ospedali per acuti, passando anche per il Pronto Soccorso?.

La popolazione anziana in Italia è in aumento e, Ferrara è ai primi posti nella graduatoria dell’Emilia Romagna, eppure in questi anni si è continuato a sottovalutare il problema, non investendo sufficientemente nelle strutture intermedie territoriali, nell’assistenza domiciliare, per poter offrire un’assistenza adeguata ai nostri vecchi non autosufficienti ed affetti da pluripatologie invalidanti ed un’aiuto concreto alle famiglie con disabili a carico.

Per anni i politici hanno “risparmiato” bloccando le assunzioni del personale sanitario; Infermieri, OSS, tecnici della riabilitazione, ecc. e, se ora la Regione EMILIA ROMAGNA e le Aziende sanitarie sbandierano assuzioni di operatori sanitari al 100% ed oltre, queste, non sono sufficienti per fare funzionare appieno i servizi già esistenti, figuriamoci se possono garantire un adeguato sviluppo dell’assistenza territoriale e domiciliare.

Cosa succede?, succede che gli smunti ospedali per acuti, Cona Delta, Argenta e Cento riempiono rapidamente i loro posti letto, che però tardano a liberarsi anche dopo il superamento della fase acuta, occupati “inappropriatamente”così è d’uso dire, perché non sempre e non rapidamente si trovano soluzioni alternative al ricovero negli ospedali per acuti.

Medesima situazione nei Pronto Soccorso, intasati, sovraffollati, per vari motivi, per i ripetuti accessi al PS da parte di uno stesso utente, magari dimesso da poco, o, perché i posti letto per acuti sono occupati “inappropriatamente”, o forse perché ne sono stati tagliati troppi?

Cona sta scoppiando, c’è un limite alla capacita di espansione ulteriore della sua ricettività, sono tirati come fisarmoniche i due reparti “contenitore” di MEDICIINA D’URGENZA che da 32 PL può arrivare a 46 PL
e CHIRUGIA D’URGENZA che da 17 può arrivare a 24, sono “tirati” anche gli infermieri e gli OSS che fatiicano a reggere un tale carico assistenziale.

E non siamo ancora arrivati al picco influenzale.

Aumentano gli accessi nel PS a Cona e con essi, le lunghe ore di sosta ed il disagio per pazienti ed accompagnatori, per il ripetersi degli accessi dei singoli pazienti, la difficoltà a reperire posti letto per acuti , in quanto occupati da pazienti che dovrebbero essere assistiti in altre strutture post acuzie, o in strutture intermedie territoriali o, al domicilio.

Aumenta l’attività di RADIOLOGIA, DI LABORATORIO, DELLE SALE OPERATORIE, in affanno, anche per smaltire o accorciare le liste di attesa perché il problema della mobilità passiva e dei relativi costi non è risolto .

Ma se questa sanità nonostante i nostri governanti funziona, dobbiamo ringraziare gli operatori sanitari, MEDICI, INFERMIERI, OSS, TRSM, FISIOTERAPISTI, TLSB, AUTISTI DI AMBULANZA, ecc. che “tirano la carretta” con ore di straordinario, soppressione dei riposi, con accumulo di giorni di ferie, esposti pure ad atti di violenza verbale ed
anche fisica da parte di pazienti o dei loro accompagnatori che non trovano rapida soddisfazione ai loro bisogni. Ma è giunta l’ora di dire basta! Bisogna avere il coraggio di dire che la sanità è malata, che nella sanità sono stati commessi errori, sia bloccando il turn over del personale, sia accumulando un ritardo enorme nello sviluppo di un’assistenza territoriale adeguata ai tempi ed alla popolazione attuale, giovane, meno giovane ed anziana, che bisogna puntare rapidamente ed investire denaro sulla professioni del comparto, infermieri OSS, ecc. per dare risposte concrete alla cronicità.

La FIALS lunedì 16 dicembre 2019 dalle ore 10,00 alle ore 12,00, organizza un SIT IN con distribuzione di volantini, in piazza del Municipio a Ferrara per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità locali su un tema tanto importante quale la salute dei cittadini e la sicurezza degli operatori sanitari.

Vogliamo una sanità pubblica che funzioni , che non sprechi denaro, con criteri di accreditamento delle strutture sanitarie e socio assistenziali chiari ed oggettivi, sistemi di controllo della qualità efficaci a garanzia della sicurezza dei fruitori e dei lavoratori, una sanità che sappia garantire servizi efficienti ed efficaci.

Segretaria Generale Provinciale FIALS Ferrara
Mirella Boschetti

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