L’AUSL Romagna replica alle accuse della Lega Nord che ha parlato di interventi con valenza differente, ma così non è.
In merito agli articoli di stampa relativi all’interrogazione della Lega Nord sulla composizione degli equipaggi delle automediche del Servizio 118, la Direzione dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna intende al momento rimarcare che, a prescindere dal modello organizzativo adottato (che in questo caso presenta alcune differenze territoriali) il servizio finale offerto agli utenti è il medesimo, rispettando in questo un ovvio principio di equità di trattamento di tutti i cittadini romagnoli.
Questo appare chiaro se si pensa a come concretamente si svolge un servizio di soccorso in emergenza sul territorio del Ravennate: nel caso di codice di maggiore gravità, o comunque laddove sia appropriata la presenza del medico, la Centrale Operativa “118 Romagnasoccorso” invia sempre sia un’autoambulanza, il cui equipaggio è composto da autista soccorritore e infermiere, sia un’auto medicalizzata, con autista soccorritore e medico a bordo.
Risulta evidente pertanto che in tutti i casi in cui interviene il medico, questi è sempre assistito, nel caso, da un infermiere, in modo che il team assistenziale sia il più appropriato ovunque, indipendentemente dal tipo di organizzazione adottato.