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Quello dell’Infermiere non è un lavoro come un altro, devi avere la vocazione. Ma è vero?

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Si sente spesso la frase “quello dell’infermiere non è un lavoro come un altro, devi avere una vocazione”. Ma è sempre vero?

Egr. Direttore di AssoCareNews.it,

spesso ho sentito la frase “quello dell’infermiere non è un lavoro come un altro, devi avere una vocazione”. Io e tutti i miei colleghi, da anni combattiamo contro questa frase che a primo impatto sminuisce il nostro essere professionisti, tecnici, preparati.

Poi però, parlando in questi giorni con vari colleghi, che mi dicono tutti la stessa cosa, mi rendo conto che c’è un fondo di verità in quella frase…e non è affatto poetica come sembra.

Quando ci fanno domande, spesso ci viene chiesto come facciamo a fare un lavoro che richiede contatto con liquidi biologici e altre amenità che la maggior parte di voi prova fastidio a guardare anche nei film.

Tutto giusto, ma il problema non è questo, credetemi. A quello ci si abitua.

Immaginate invece di essere circondati quotidianamente da sofferenza. A vari livelli, più volte al giorno, tutti i giorni.

Immaginate lo stato mentale dei pazienti, dei parenti. Immaginate il contesto in cui lavoriamo.

Il Covid ha peggiorato un problema già esistente.

Il sacrificio che ci viene richiesto da questo lavoro, quello oscuro e difficile, è mentale.

Mi pare, però, che la salute mentale degli infermieri debba essere di ferro. Pare che NOI dobbiamo essere di ferro.

Non parlo ovviamente di quei colleghi che non si sforzano, che fanno il minimo, che non instaurano un rapporto con i propri pazienti.

Parlo delle migliaia di professionisti che questo lavoro lo fanno con dedizione e con amore, quelli che ricordano i propri pazienti, ma che il sistema ha totalmente abbandonato.

Ci prendiamo cura di tutti e saremo sempre la vostra spalla nei momenti difficili, ma temo che qualcuno dovrà portare a spalla noi, mentalmente parlando.

Uno Stato Civile dovrebbe prendersi cura dei propri soldati, soprattutto di quelli disarmati che curano e non feriscono.

Desiré, Infermiera delusa

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